«Palpeggiò la paziente» Il fisioterapista nega tutto

di Giorgio Cecchetti
Lei, una 47enne mestrina, ha accusato il suo fisioterapista, un medico, di aver approfittato di lei mentre la massaggiava, di averle toccato e accarezzato il seno. Mentre lui, ieri, davanti al giudice di Venezia Michele Medici, ha negato le accuse durante un lungo interrogatorio. L’udienza è stata rinviata al 27 gennaio del prossimo anno, giorno in cui il difensore, l’avvocato Stefania Pattarello, scioglierà la riserva sulla richiesta o meno di rito abbreviato.
I fatti sono dello scorso anno. Il medico ha sostenuto di non sapersi spiegare perché la signora ha lanciato quella gravi accuse nei suoi confronti. Ha sostenuto che la sua situazione era grave: era costretta a girare in carrozzella e grazie al suo intervento - lui opera in un centro di fisioterapia privato - è riuscita a camminare, anche se con le stampelle. Con la donna aveva stabilirlo anche un rapporto di amicizia, dopo anni di frequentazione e sarebbe capitato spesso che, dopo il trattamento, uscivano assieme per un panino per la pausa pranzo. «Proprio non capisco – avrebbe affermato il medico ieri rispondendo alle domande del pubblico ministero – quella sua denuncia, visto che la signora non mi ha mai contestato nulla durante le terapie, ma mi ha spiegato che non sarebbe più venuta con una telefonata».
Il professionista, comunque, ha ammesso che in qualche occasione può averle sfiorato il seno, che sarebbe anche piuttosto abbondante, ma che non lo avrebbe mai fatto intenzionalmente e, in secondo luogo, si tratterebbe comunque di un tipo di terapia che parte con il massaggio dall’addome.
Il pm Giovanni Zorzi aveva chiesto il rinvio a giudizio del medico per il reato di violenza sessuale, seppur con l’ipotesi più lieve, ma certo un’accusa infamante soprattutto per un medico che svolge quel tipo di attività, un’accusa che se confermata trascinerebbe anche il Centro di fisioterapia, il cui nome verrebbe infangato inevitabilmente.
Il giudice dell’udienza preliminare aveva fissato per il 24 ottobre l’udienza e ieri il difensore ha chiesto l’interrogatorio dell’indagato, Il 27 gennaio, l’avvocato Pattarello potrà chiedere il rito abbreviato, facendo in modo che il magistrato emetta la sentenza, o potrà proseguire con l’udienza preliminare, chiedendo che il fisioterapista venga prosciolto prima di finire davanti al Tribunale. La donna che ha presentatato la denuncia si è costituita parte civile con l’avvocato Debora Padoan, che sia nel caso dell’udienza preliminare sia in quello del rito abbreviato potrà avanzare le sue richieste di risarcimento per quanto riguarda i danni materiali e quelli morali che avrebbe subito.
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