Oriago, demolita la balera “Leopardo Nero”: sarà un supermercato

ORIAGO. Oriago cambia volto: viene abbattuta l’ex sala da ballo Leopardo Nero, un punto di ritrovo in via Veneto per le persone del paese dagli anni Cinquanta e Sessanta. Al suo posto sorgerà nei prossimi mesi un supermercato di media distribuzione.
In questi giorni nella frazione mirese la notizia dell’abbattimento dello storico immobile ha fatto discutere molte persone. Negli anni del boom economico dell’Italia uscita dalle macerie della seconda guerra mondiale il locale era diventato un punto di ritrovo per i giovani di Oriago, ma anche di tutta la Riviera del Brenta e della zona di Mestre e Mirano. A Mirano una sala simile era La Scala d’Oro in via Barche, attiva seppure a ritmo ridotto ancora negli anni Ottanta. Tanti incontri fra i giovani dell’epoca che ascoltavano Mina, Battisti o i Rolling Stones si trasformavano in fidanzamenti e poi in matrimoni.
La discoteca era dotata di una sala interna e di una esterna, con al centro una fontana, nella quale venivano organizzate anche le feste dell’Unità e dell’Avanti. Feste che si tenevano negli anni Settanta soprattutto in estate e accoglievano migliaia di partecipanti.
«Fa male vedere», spiega Guerrino Manente per il Comitati cittadini di Oriago, «che un simbolo come questo venga abbattuto, è anche vero però che la struttura era stata costruita nei decenni scorsi con tantissimo eternit. Quindi se ne va un pezzo della memoria di Oriago, ma contemporaneamente viene bonificata un’area da un’eventuale dispersione di fibre di amianto».
Il locale chiuse negli anni Settanta e nel 1977 divenne la biblioteca del paese. C’era anche lo spazio per un miniteatro con sala per le feste. Negli anni ’90 la biblioteca fu trasferita in Borgo Matteotti e poi definitivamente all’ex cinema Italia ristrutturato all’inizio degli anni 2000.
Anche il Comune di Mira è a conoscenza dell’operazione in atto: «A quanto sappiamo», spiega l’assessore comunale Maurizio Barberini, «l’ex sala da ballo lascerà il posto ad un supermercato di piccole dimensioni che servirà la cittadinanza. Non sembra sarà un’operazione invasiva dal punto di vista urbanistico».
Sulla vicenda interviene anche Enrico Zarotti, presidente di Confesercenti della Riviera del Brenta. «Non sono contrario ad operazioni di rigenerazione urbana», dice Zarotti, «e riqualificazione del centro. Speriamo che non si tratti di un’operazione per far nascere un supermercato di medie o grandi dimensioni. Il paese», aggiunge Zarotti, «ha bisogno di punti di aggregazione e socializzazione a misura d’uomo e non di strutture alienanti e spersonalizzate». —
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