Orchidee rare, farfalle cigni, volpi e uccelli. La biodiversità è di casa nei parchi di Mestre

MESTRE. Circa 400 ettari di boschi e due grandi parchi, San Giuliano e l’Albanese, in questi anni sono diventati la “casa” di più di 160 diverse specie di uccelli. Pare incredibile, ma è vero. Ci sono rare orchidee. Si vedono anche farfalle, sia diurne che notturne, poco note.
I sette cigni nati nello stagno del parco urbano di San Giuliano e la sosta ristoro di un ibis eremita (immortalati dagli scatti del fotografo Pierluigi Culotta) sono eventi che hanno appassionato molti. Poi ci sono gli incontri con volpi, rettili. Mestre, dopo decenni di investimenti, è ora una inedita “casa” della natura urbana.
Un mondo che viene studiato dal Laboratorio della biodiversità dell’Istituzione Boschi e Grandi Parchi che al Centro civico del Parco Albanese di Mestre, in via Sergio Gori 8, svolge attività di ricerca finalizzata a osservare, monitorare e migliorare la biodiversità.
Il progetto, presentato dal presidente dell’Istituzione Boschi e Grandi Parchi, Giovanni Caprioglio, dal coordinatore del Laboratorio, Luca Sattin, e dall’esperto di avifauna, Alessandro Sartori, punta a coinvolgere la cittadinanza.
I cittadini potranno trovare sulla pagina Facebook e Instagram dell’Istituzione tutte le informazioni raccolte dagli esperti, in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari. E potranno inviare foto di incontri o chiedere informazioni scrivendo all’Istituzione all’indirizzo mail: bosco.grandiparchi@comune.venezia.it.
«Vogliamo che questa ricchezza sia apprezzata e goduta dai cittadini. A maggio organizzeremo anche la Festa della biodiversità», dice Gianni Caprioglio. «La creazione del Laboratorio è il primo passo, come è scritto anche nel logo, per sviluppare la ricerca e la conservazione della biodiversità, e quindi proteggere e implementare quello che già abbiamo nel nostro territorio».
Il censimento nei boschi (Carpenedo, Mestre, Osellino, Campalto, Zaher e Cosenz) e nei serve a monitorare il numero di specie presenti, dagli animali alle piante. E verranno creati nuovi prati fioriti per le farfalle. Il Laboratorio si presenta con quattro incontri aperti a tutti al parco Albanese: il primo il 31 gennaio sul birdwatching al parco di San Giuliano (che richiama appassionati da tutto il Veneto.
Il 7 febbraio si parla di laguna e natura. Il 14 febbraio di lepidotteri. Finale il 21 febbraio con Mauro Bon, direttore del Museo di storia naturale di Venezia che viene a raccontare i mammiferi di boschi e parchi (tutti gli incontri iniziano alle 17.30). E le porte sono aperte a scuole e studenti universitari per svolgere tirocini e stage.
Va avanti intanto la manutenzione del verde: in questi giorni all’Albanese si tagliano alberi malati, a rischio schianto. «Vengono tutti sostituiti, secondo i protocolli di Regione e Forestale», dice Caprioglio. —
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