Omicidio barista casa dissequestrata
LATISANA.
E' stata dissequestrata l'abitazione di Latisana (Udine) dove Eufemia Rossi, la barista di 56 anni trovata morta il 2 aprile scorso con il cranio sfondato lungo il canale Cavrato a Cesarolo, abitava con il compagno Gianni Lirussi, 65 anni, in carcere con l'accusa di omicidio. Resta sotto sequestro invece il garage dell'abitazione, probabile teatro dell'omicidio. La scorsa settimana i periti della difesa hanno ottenuto dal sostituto procuratore di Udine, Maria Caterina Pace, l'autorizzazione a effettuare un sopralluogo proprio nella rimessa per verificare la tesi fornita dall'indagato nell'ultimo interrogatorio. Lirussi sostiene infatti di aver spinto la compagna nel corso di un litigio. La donna avrebbe battuto la testa contro una scaffalatura e sarebbe morta quindi accidentalmente. Gli inquirenti vogliono ancora verificare però un precedente episodio in cui la donna finì all'ospedale, fornendo diverse spiegazioni alle lesioni subite, prima attribuite a percosse del marito, poi a una caduta dalle scale.
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