Nuova vita all’area della Stazione

Tra i progetti di riqualificazione quello di uno studio di Marghera
Di Vera Mantengoli

Da un gigantesco parco che ricopre il tetto della stazione di Mestre a un grande giardino con sentieri che riprendono la forma dei binari.

Sono soltanto alcuni spunti emersi dai progetti degli studi di architettura che hanno partecipato al concorso «Europan 12: la città adattabile, inserire i ritmi musicali» per la riqualificazione dell’area della stazione di Mestre, inclusi i giardinetti di via Piave, la zona ex scalo merci, il sottopasso di Marghera e le ex Poste di Fabretti spa.

Il bando, aperto a 51 siti di 16 Paesi europei, ha visto in Italia la partecipazione per Venezia e Milano di 94 gruppi, 29 per la stazione di Mestre. I progetti approvati (3 segnalati ex aequo e 4 con menzione speciale, più 5 coinvolti perché ritenuti interessanti) verranno esposti alla cittadinanza a maggio, in occasione di un convegno sulla riqualificazione dell’intera aerea. Prima di quella data sono in programma alcuni momenti istituzionali per iniziare la progettazione effettiva: entro fine marzo l’assessore Andrea Ferrazzi presenterà la delibera in giunta, dopodiché verrà discussa in consiglio per poi essere inviata al sindaco Giorgio Orsoni per definire con la Regione l’accordo di programma (L.R. 35/2001 art.33).

Il progetto finale potrebbe prendere in prestito alcune idee provenienti dal concorso come l'utilizzo del verde e delle strategie di sostenibilità. Ieri mattina allo Iuav di Venezia gli assessori Andrea Ferrazzi e Ugo Bergamo, insieme a Carlo De Vito, ad della società Sistemi Urbani delle ferrovie italiane, hanno presentato gli obiettivi per il futuro di Venezia Mestre che in sintesi vertono sulla ricucitura di alcune “ferite” architettoniche che con il tempo hanno anche assunto un peso sociale, come le due stazioni di Venezia e Mestre e il sottopasso che divide Marghera da Mestre. «Quest’area è di estrema importanza», ha detto Bergamo, «e rappresenta una possibilità di grande interazione, sul fronte dei trasporti per non creare sovrapposizioni e sul fronte del territorio per risolvere la dicotomia tra parti di una stessa città. In tutto questo la via tranviaria gioca un ruolo fondamentale».

Il concorso ha scelto Venezia perché rappresenta uno snodo cruciale in Europa per alcuni corridoi ferroviari come la linea Marsiglia-Kiev o quella Helsinki-Malta. Qualche perplessità è arrivata dal Gruppo di lavoro di via Piave che ha espresso il desiderio di essere coinvolti nella realizzazione del progetto (soprattutto in via Piave) senza vederselo calare dall’alto.

Tra i progetti segnalati c'è anche quello dello studio di Marghera “Innesti Urbani” degli architetti Andres Holguin, Gilda Lombardi, Alessandro Deana, Elena Barbiero e Benedetto Bertozzi che hanno proposto la realizzazione di una nuova piazza tra la stazione e l’edificio ex Poste.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia