Nuova casa di riposo in fase di arrivo Dal 2020 gli ingressi

Una casa di riposo per anziani a Cazzago di Pianiga. Questa la struttura che verrà presentata nei prossimi giorni, ormai è quasi completata, e che ospiterà 120 anziani non autosufficienti del territorio. La nuova casa di riposo che sorge in via Cazzaghetto a pochi passi dal centro della frazione di Cazzago di Pianiga andrà a dare una risposta alle esigenze delle famiglie di Pianiga ma anche di tutto il distretto.
Il nuovo centro Servizi ha una superficie lorda di circa 1.900 metri quadri per piano, su tre livelli fuori terra, per una superficie complessiva lorda di circa 5.650 metri quadri.
È prevista la possibilità di accesso alla palestra da parte di persone anziane non residenti nella casa di riposo in modo da aumentare il benessere tra la terza età.
Ci saranno servizi generali e di relazione al piano terra, mentre l’area abitativa o residenziale, compresi i servizi di nucleo, saranno realizzati ai piani superiori (primo e secondo). La casa di riposo nel suo complesso è composta dalla aggregazione di due nuclei al primo piano, abitati da 30 ospiti e da due nuclei al secondo piano ciascuno formato da 30 ospiti. Ogni nucleo abitativo è servito da bagno assistito e doccia assistita, da deposito attrezzature varie.
La casa di riposo costerà oltre 6 milioni di euro. L’apertura avverrà verso settembre, e dopo ci sarà l’accreditamento e l’assunzione delle impegnative da parte delle autorità sanitarie. Ma solo nel 2020, cioè dopo l’accreditamento dei posti letto e le impegnative, la possibilità per le famiglie di poter far fruire la struttura ai propri anziani a prezzi non troppo elevati.
«Si tratta di un progetto che anni fa l’allora sindaco Massimo Calzavara», spiega l’attuale sindaco Federico Calzavara, «ha fatto inserire con il numero di posti letto necessari nei piani sanitari di zona. È una struttura che era attesa da anni».
Resta però aperto il problema dell’attivazione di un ripetitore di telefonia mobile, collocato a ridosso della casa di riposo e contestato dai residenti nei mesi scorsi. «Purtroppo l’installazione dell’impianto», conclude il sindaco Calzavara, «non dipende dal comune ma da una legge nazionale che lo permette». —
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