Nuda e legata in piazzetta San Marco. Ma è l’opera d’arte di un padovano

VENEZIA. Ha centrato sicuramente l’obiettivo della pubblicità l’ultima performance di Hikari Kesho, nome d’arte del 57enne fotografo padovano che si è specializzato nello shibari, cioè l’arte giapponese di legare le persone, che in occidente si è trasformato in un gioco erotico ad alto livello di pericolosità.
L’ultimo “servizio” fotografico, infatti, ha visto nientemeno che la scenografia di Piazza San Marco.
L’artista padovano ha legato la modella a uno dei lampioni della piazzetta, quello tra il palazzo Ducale e la Biblioteca Marciana, verso il Molo. La modella Kristel è stata issata e legata a testa all’ingiù (particolare immancabile nello shibari) e poi immortalata dal fotografo padovano, assieme agli assistenti Vinicio Goffo e Veronica Lisi, con l’assistenza alla produzione del veneziano Oddo De Grandis.
Il video poi è finito in rete ed è stato molto apprezzato dai cultori del genere.
Ma al di là del clamore, ora il problema potrebbe essere di tipo “amministrativo contabile”. C’è infatti chi ha segnalato l’opera di Hikari Kesho ai vigili urbani dato che, in base al regolamento comunale, i lampioni non possono certo essere usati per performances del genere.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia