Non era cachemire ma coniglio Scoperta fabbrica di sciarpe false

MARCON. Scoperta a Marcon una fabbrica di sciarpe in finto cachemire. Al posto della pregiata lana veniva utilizzato un filato misto tra fibra sintetica e pelo di coniglio. Sequestrati oltre 150 mila articoli.
La Guardia di Finanza di Torino ha concluso un’operazione che ha portato al sequestro di una fabbrica di prodotti in falso cachemire e 150.000 articoli di abbigliamento con false indicazioni nelle etichette. I Baschi Verdi del Gruppo Torino avevano notato che in un negozio del capoluogo piemontese venivano vendute sciarpe in cachemire a prezzi inferiori rispetto a quelli mediamente praticati, con conseguenti dubbi circa la loro autenticità. Sono pertanto scattate le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Torino, Alessandro Aghemo.
Dalle successive analisi di laboratorio (effettuate presso l’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Milano) è emerso che, anziché essere composte da un 50% per cento di cachemire e un 50% di altra lana, erano in realtà composte da un filato contenente in prevalenza viscosa e polyammide e solo in minore parte lana. Inoltre, parte del tessuto conteneva pelo di coniglio e non il pregiato pelo di capra da cui si ricava il cachemire.
I finanzieri sono quindi risaliti, esaminando la contabilità, ai fornitori del commerciante delle sciarpe sequestrate; si tratta di due grossisti con sedi nelle province di Milano e Bergamo. Le perquisizioni nelle loro sedi hanno consentito di porre sotto sequestro oltre 30.000 capi di vestiario con false etichette. In particolare, nel corso delle operazioni svolte nel Comune di Pero (MI), i militari hanno scoperto migliaia di capi con etichette indicanti la falsa dicitura “100% Lana”, applicate sopra quelle originali riportanti “100% Viscosa”.
Risalendo alla filiera e analizzando i documenti sequestrati nel corso delle perquisizioni, è stata individuata una fabbrica a Marcon in cui venivano realizzati i falsi capi in cachemire. Inoltre in un magazzino a Santa Margherita d’Adige (Pd), i finanzieri hanno sequestrato un ingente quantitativo di capi già realizzati e pronti a essere immessi sul mercato, decine di migliaia di etichette attestanti la qualità del cachemire utilizzato ed eleganti confezioni riportanti il nome di esclusive località tra cui Capri e Forte dei Marmi.
L’operazione nel suo complesso ha permesso di denunciare quattro responsabili per i reati di frode in commercio e di messa in vendita di prodotti industriali attestandone falsamente la qualità: C.L. 68enne di Torino, C.H., 49 anni, cinese di Milano, G.C., anch’egli 49enne, di Bergamo e B.M., 46enne di Venezia. (c.m.)
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