Niente bagni pubblici nell’isola piena di gente Riesplode la polemica

LIDOBagni pubblici, questi sconosciuti al Lido. Una polemica che si trascina da mesi ma che ieri ha raggiunto il suo culmine con un cartello attaccato da ignoti alla porta di ingresso di quelli che...

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Bagni pubblici, questi sconosciuti al Lido. Una polemica che si trascina da mesi ma che ieri ha raggiunto il suo culmine con un cartello attaccato da ignoti alla porta di ingresso di quelli che – fino a poco più di un anno fa – erano in funzione al terminal di Santa Maria Elisabetta. Tutto nasce dal fatto che al Lido i bagni pubblici non ci sono. O meglio, c’erano in via Isola di Cerigo dietro la chiesa di Santa Maria Elisabetta, ma poi sono stati chiusi. Con i lavori del nuovo terminal Actv era stato previsto uno spazio apposito per i bagni, Avm aveva anche raggiunto un accordo per la loro apertura, solo che poi si sono innescate altre polemiche su quell’affidamento, e così anche quelli del terminal sono stati chiusi e il Comune è passato a un bando per la gestione in appalto. «La gara è stata indetta da Avm, ma il problema è che alla fine non si è presentata nessuna società o cooperativa per la gestione dei bagni», spiega l’assessore a Municipalizzate e Bilancio, Michele Zuin. «Ragion per cui il possibile è stato fatto, ma se poi nessuno vuole gestire un servizio, cos’altro possiamo fare?». Il problema è che di turisti al Lido ne arrivano in continuazione, specie in estate per raggiungere le spiagge. E la sola alternativa diventano bar e ristoranti, tra chi fa comunque una consumazione al banco e chi invece punta alla toccata e fuga senza farsi notare. «Tutti i giorni abbiamo tantissime persone che entrano per usare il bagno», conferma Fabio Lombardo, gestore del ristorante pizzeria “Giardinetto” in piazzale Santa Maria Elisabetta, «non ho messo chiavi perché altrimenti sarebbe il caos. Soprattutto gli stranieri vanno dentro dritti senza chiedere neppure il permesso. Noi non facciamo la guardia e non diciamo nulla, ma sono centinaia ogni giorno. Lavare, pulire, mettere la carta igienica, sono costi, senza contare i maleducati di turno che ti lasciano il gabinetto in pessime condizioni. Se ci fosse un bagno pubblico sarebbe diverso». —

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