Nessun allarme sanitario per i profughi

Conclusi i controlli dell’Asl 10. Smentite tutte le notizie su malattie contagiose. Anche i test sulla tubercolosi sono negativi
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - ERACLEA - INTERNO DEL L'AMBULATORIO MEDICO CON GLI OPERATORI SANITARI AL LAVORO
COLUCCI - DINO TOMMASELLA - ERACLEA - INTERNO DEL L'AMBULATORIO MEDICO CON GLI OPERATORI SANITARI AL LAVORO

ERACLEA. Profughi ancora sotto stretto controllo medico. Ieri sono arrivati, capeggiati dal dottor Ezio Casarin, i sanitari dell’Asl 10 per effettuare tutti i controlli previsti dal protocollo regionale. I proprietari del residence Mimose sono come sempre molto preoccupati e temono contagi e malattie.

Ma i medici sono rassicuranti in merito. Ieri sono stati fatti i nuovi test di Mantoux, primo screening per la tubercolosi, a nuovi profughi arrivati. Tutto nella norma, e anche il caso sospetto di tubercolosi rilevato alcune settimane fa non ha trovato alcuna conferma. Per il momento ci sono stati solo all’inizio alcuni casi di semplice scabbia subito trattati dal personale sanitario con delle creme apposite, poi un caso di varicella e alcuni di pidocchi. Questo su un numero complessivo di 270-280 migranti transitati al residence Mimose.

Un quadro piuttosto rassicurante secondo le autorità sanitarie, mentre è stato dimostrato che c’è stato un calo del 25 per cento dei reati, collegabile alla maggior presenza di forze di polizia per il controllo dei migranti, e non sono stati registrati reati di cui gli stessi migranti possano essere stati responsabili.

Resta il fatto che, al di là del quadro positivo emerso in termini di sicurezza sanitaria e sicurezza i generale a Eraclea Mare, la convivenza con i turisti nello stesso residence Mimose, con una trentina di appartamenti su 90 occupati dai proprietari, non è stata semplice e doveva essere evitata. Ormai è difficile pensare ad un’evacuazione totale degli ultimi 130-140 migranti per il Ferragosto, come aveva chiesto il sindaco, Giorgio Talon. Se ne parlerà forse a fine mese, a meno che il prefetto non trovi una sistemazione alternativa negli altri Comuni che hanno disponibilità. La Lega, con il segretario Giovanni Burato, paventa addirittura che altri imprenditori privati a Eraclea Mare possano aver messo a disposizione degli appartamenti. Infatti è proprio tra gli imprenditori che è partita la corsa ai fondi europei che vanno interamente a chi ospita i profughi.

Profughi e crimini non vanno a braccetto
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