Natale all’insegna della pace nel quartiere della Cita di Marghera
Gli occhi gonfi di lacrime di una mamma che abbraccia il suo bambino, realizzati dalla pittrice ucraina Oksana Khachatry, sono stati per una volta i protagonisti delle riflessioni di cittadini e fedeli che hanno partecipato alla messa nella chiesa della Resurrezione.

La pace, in tutte le sue lingue, al centro del Natale nel quartiere della Cita, a Marghera. Gli occhi gonfi di lacrime di una mamma che abbraccia il suo bambino, realizzati dalla pittrice ucraina Oksana Khachatry, sono stati per una volta i protagonisti delle riflessioni di cittadini e fedeli che hanno partecipato alla messa nella chiesa della Resurrezione. Con lo sguardo e il pensiero rivolto, appunto, agli ultimi e agli oppressi nel mondo.

Accanto alla contemplazione di questa immagine, che porta con sé la denuncia contro ogni forma di violenza, nel corso della messa natalizia è stata cantata una canzone composta da Maurizio Piccoli per pregare contro la guerra e a favore della pace. "Più volte abbiamo appoggiato lo sguardo sui volti delle vittime, che a Natale diventa il Dio-con-noi, fatto carne negli ultimi e negli oppressi, dai bambini affogati nel mare ai carcerati che si tolgono la vita nell’indifferenza della città, come è accaduto l’altro giorno qui a Venezia", spiega don Nandino Capovilla, parroco alla Cita di Marghera.
"'Quanto sangue ancora scorrerà e la guerra chi l’abolirà?' si domanda Piccoli nella canzone imparata da tutti oggi a Messa", continua don Capovilla, “Che vittoria sarà mai sulle macerie?' se gli strumenti di violenza descritti dal profeta nella Messa di stanotte (il giogo che opprime, la sbarra che schiaccia le spalle, le scarpe rimbombanti del soldato e il mantello intriso di sangue) sono la gioia dei nostri governanti che brindano al 2023 per 'il trend positivo della nostra industria, una spesa per mezzi navali e di terra in crescita, in linea con la spesa globale per la difesa, trainata dagli investimenti delle nazioni dell'Europa occidentale e conseguente potenziamento del nostro Gruppo” (così Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato industria bellica Leonardo) La scoperta che sia in ucraino che in russo si dica pace usando il termine “Mir” ha scosso la comunità della Cita e ci ha fatto cantare fiduciosi: ‘Soltanto Mir a te. Nella mia lingua solo pace a te’".
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