Undici pini da tagliare, a Musile il Comune punta a sostituirli con i peri

Tra gennaio e febbraio gli abbattimenti in via Marconi, ma bisogna attendere il via libera della Soprintendenza. L’amministrazione vorrebbe ripiantare dei peri, piante meno invasive e che creano minori problemi con le radici

Giovanni Monforte
I pini in via Marconi a Musile
I pini in via Marconi a Musile

«L’amministrazione comunale proseguirà con l’abbattimento degli alberi. Lo faremo passate le festività natalizie, a gennaio o febbraio. La sicurezza dei cittadini in questo momento non è preservata. Ma nessun lavoro sarà effettuato prima di avere tutti i pareri necessari». La sindaca di Musile Silvia Susanna è tornata, in consiglio comunale, sul caso degli 11 pini domestici da abbattere in via Marconi.

E si fa strada l’ipotesi di sostituirli con dei peri, come in via Roma, meno invasivi.

La vicenda in estate aveva infiammato la cittadina, con volantini appesi ai tronchi e raccolta firme. Il consigliere Alberto Negro (Uniamo le Energie) ha presentato un’interrogazione con dettagliati rilievi. Sul perché si intervenga adesso, quattro anni dopo il parere dell’agronomo, Susanna ha spiegato che si è verificato un aggravarsi del dissesto stradale dovuto all’apparato radicale. «Vedo 11 pini in situazione di precarietà, con evidenti danni e nemmeno lo spazio sufficiente per svilupparsi», ha detto, «Non vi sono soluzioni ambientali per creare un’area di attecchimento più ampia per il loro benessere, essendo l’aiuola stretta tra il tratto stradale di via Marconi e il parcheggio».

Non vi sarebbero margini per interventi alternativi all’abbattimento, per cui è richiesto che i pini siano inseriti in classe D.

L’altro nodo riguarda il parere della Soprintendenza, che ha condizionato l’abbattimento al fatto che avvenga gradualmente e piantando altri pini, per preservare l’aspetto del viale.

Il Comune vorrebbe sostituirli con dei peri, come in via Roma, meno invasivi. «Non abbiamo intenzione di operare in contrapposizione alle prescrizioni di legge», ha detto Susanna, «Per quando procederemo all’abbattimento degli alberi avremo sia la classificazione D delle piante che sono già state visionate, anche di recente, sia il parere della Soprintendenza. Ci si attiverà per ottenere la possibilità di piantumare una specie arborea diversa. Qualora la Soprintendenza intendesse proseguire con i pini, li pianteremo, ma di piccoli, in maniera tale che almeno ci vorranno tanti anni prima che producano gli stessi risultati di oggi».

Le risposte non hanno convinto il consigliere Negro, secondo cui sarebbe stato opportuno prima sistemare tutto l’iter autorizzatorio per poi procedere con la delibera di giunta: «Si agisce con urgenza dopo quattro anni che si è rimasti fermi».

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