Musei civici veneziani, incontro di fuoco: «Riapriamo il tavolo ma pronti a scioperare»
I sindacati puntano all’una tantum e al premio di produttività, Porpiglia (Cgil): «Se non otteniamo nulla, mobilitazione assicurata»

Quasi tre ore di assemblea in cui il microfono è passato di mano in mano, tra i lavoratori in appalto dei Musei Civici. Nell’aria, tanto malcontento e delusione per la rottura del tavolo negoziale in cui CoopCulture e Socioculturale hanno messo a disposizione solo una manciata di euro per l’aumento dell’integrativo.
Se fin dalla frattura con le cooperative aveva iniziato a circolare l’ipotesi di uno sciopero nel weekend dell’Immacolata, ieri è stata superata: «I lavoratori ci hanno dato mandato per lo sciopero», fa chiarezza Andrea Porpiglia (Filcams Cgil), «ma prima abbiamo deciso che riproveremo a contattare le aziende per sederci nuovamente al tavolo a trattare, visto che sia le cooperative che la Fondazione Musei Civici si sono detti disponibili a farlo». Porpiglia, poi, precisa anche che la data dell’8 dicembre è da escludere a prescindere: stando alla legge 146/1990, che regola lo sciopero nei servizi pubblici essenziali, ci sono delle tempistiche ben precise da rispettare anche tra un’astensione dal lavoro e l’altra e la Cgil ha proclamato per il 12 dicembre sciopero generale contro la legge di bilancio, perciò i veneziani non potrebbero indirne un altro solo pochi giorni prima.
Le tre sigle confederali fanno sapere che, ora, l’obiettivo è proseguire con la trattativa per arrivare all’erogazione “una tantum” per il 2025 e a un premio di produttività a tutti gli effetti pe ril 2026 e gli anni a venire. Sull’importo di entrambi non si sbilanciano: tutto dipenderà dal tavolo di contrattazione con le cooperative che, molto probabilmente, cercheranno di evitare fuoriuscite ingenti visto che nei loro bilanci è già pesato e non di poco il recente rinnovo contrattuale, che ha portato a un aumento del 10%.
Il rinnovo, effettivamente, è già stato importante: dopo un primo aumento del 3% a luglio, ne è previsto uno del 2,6% il prossimo maggio e un altro del 2,5% ad ottobre. «A questo, aggiungiamo il fatto che Venezia ha l’integrativo più alto d’Italia, la base di partenza è buona», aveva spiegato subito dopo la rottura del tavolo Adriano Rizzi, presidente di Coopculture.
I sindacati, però, sono compatti e intendono fare il possibile per i circa 400 dipendenti in appalto inseriti nel circuito dei Musei Civici. E sono pronti, dicono, a riprendere la mobilitazione. «Non ci fermiamo, se non riusciamo a portare a casa un accordo favorevole, allora sciopereremo. Non abbiamo alternative» concludono. —
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