Muore per un infarto provocato dalla febbre

Enrico Marchi, 23 anni, ucciso da un arresto cardiaco dopo essersi ammalato d’influenza

ZERO BRANCO

Era un ragazzone, sanissimo, praticava sport a livello agonistico. Eppure il suo cuore ha smesso di battere improvvisamente. Enrico Marchi, 23enne di Zero Branco, si è spento martedì pomeriggio nella sua camera da letto. Aveva la febbre alta, ma sarà solo l’autopsia a chiarire se vi sia una correlazione con l’infarto. Distrutta dal dolore la sorella Laura, «era una persona incredibile - lo ricorda - la più buona che io conoscessi». Lutto anche alla G.S. Olympo di Quinto, la squadra di pallavolo per cui giocava. Enrico viveva con la famiglia a Scandolara. Da qualche giorno non stava bene. Ma non era sembrato nulla di preoccupante, un po’ di influenza tipica della stagione. Martedì la febbre però era salita molto, la temperatura aveva toccato i 39 gradi. Enrico aveva pranzato con la famiglia, poi si era coricato in camera sua, indebolito dalla febbre. Ma non si è più svegliato. Pochi minuti prima delle 17, i genitori e la sorella hanno sentito dei rumori provenire dalla camera di Enrico. Forse era il ragazzo si stava agitando in preda all’attacco di cuore. Una volta entrati, hanno trovato il 23enne privo di conoscenza. Non rispondeva a nessuno stimolo. E’ stato il panico. I familiari hanno chiamato l’ospedale.

Un’ambulanza si è precipitata nella casetta di via Malcana. I medici hanno provato a rianimare Enrico per qualche minuto, ma non c’è stato nulla da fare, il loro intervento è purtroppo risultato vano. Il 23enne era già morto. La causa del decesso comunicata dai medici ai familiari del giovane al momento è l’infarto, resta da chiarire se vi possa essere una correlazione tra la sindrome virale, la febbre alta e l’arresto cardio-circolatorio. Il nulla osta per la celebrazione dei funerali non è ancora arrivato dalla magistratura, segno che resta ancora qualcosa da chiarire. Stamattina sulla salma di Enrico Marchi verrà eseguita l’autopsia, che servirà a decifrare con certezza le cause della sua morte. Anche perché il 23enne era uno sportivo, agonista e aveva ripreso da poco a giocare a pallavolo, dopo due anni di sosta.

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