Mirano, primarie «rosa» In campo pure Luisa Conti

Ultima settimana per presentare gli aspiranti candidati del centrosinistra La minoranza del Pd vuol puntare su Renata Cibin in alternativa alla Pavanello

di Filippo De Gaspari

MIRANO

Saranno all’insegna del rosa le primarie del centrosinistra. Dopo Maria Rosa Pavanello schierata ai nastri di partenza dal Pd, parte la raccolta firme anche per Luisa Conti, lanciata verso il voto da Sinistra e libertà e Socialisti. Potrebbero non essere sole: spunta infatti anche il nome di Renata Cibin, sostenuta anche dalla minoranza del Pd che non ha accettato la candidatura unica di Pavanello.

Il nome di Luisa Conti, anche lei come Pavanello ex assessore della giunta Fardin, circolava da tempo e anche se l’ufficialità arriverà solo nei prossimi giorni, è lei stessa a sciogliere ogni dubbio. «Mi è stato chiesto e ho dato la mia disponibilità», dice confermando di aver iniziato la raccolta firme per presentarsi al voto. Conti è presidente del Centro di servizio per il volontariato della Provincia, ma a Mirano è nota non solo per aver ricoperto per 10 anni l’incarico di assessore ai Servizi sociali e pari opportunità, ma anche per essere moglie dell’attuale ministro all’Ambiente Corrado Clini. In passato è stata nome di punta della civica Città possibile-Socialisti, anche se non possiede tessere di partito. Per notorietà e bacino elettorale, Conti è effettivamente la prima rivale di Pavanello, anche se precisa: «Intendo improntare la campagna elettorale a un clima di sobrietà. Ho molta stima di Pavanello e non sarò in competizione con lei: voglio solo dare il mio contributo alla trasparenza di queste primarie, perché sarebbe sbagliato proporre un solo candidato».

Le due prime donne della giunta Fardin però non saranno sole. Professoressa di lettere al liceo classico Corner di Mirano e artefice di molte iniziative culturali soprattutto in ambito teatrale, Renata Cibin sarà la risposta della minoranza del Pd alla candidatura unica di Pavanello. La sua non sarà però solo una candidatura di disturbo, anche perché Cibin scenderà in campo slegata dal partito, come espressione della società civile. Ma c’è ancora spazio per gli uomini in questo centrosinistra tutto al femminile? L’alternativa da questo punto di vista è rappresentata per ora da Luigi Gasparini, candidato da Rifondazione e comunisti italiani. Ma rischia di restare il solo. L’Italia dei Valori ha pronti due nomi, Lauro Simeoni e Giorgio Conte: entrambi stanno raccogliendo firme per presentarsi alle primarie, ma solo l’ultimo giorno (l’11 gennaio sera) si saprà chi e se scenderà ufficialmente in campo. Il partito, se ci saranno le firme, potrebbe decidere di schierare entrambi (improbabile) o nessuno.

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