Mirano, dopo 27 anni lascia il lavoro in fabbrica per dedicarsi all’agricoltura: "Sono rinata"

“L’Orto di Lara” è a Mirano, gestito da Lara Stevanato e il marito Federico: «Mi piace coltivare come si faceva una volta» 

il personaggio

Reinventarsi e decidere di cambiare vita non sempre è una scelta semplice, ma chi va oltre le esitazioni iniziali può esserne ripagato con grandi soddisfazioni e con la scoperta di nuove passioni. Lo dimostrano storie come quella di Lara Stevanato, che poco più di un anno fa ha lasciato il suo mestiere di una vita per dedicarsi all’agricoltura, facendo nascere un’azienda agricola presso la sua casa di Scaltenigo.

Lo racconta lei stessa: «Ho lavorato per 27 anni in un laboratorio di maglieria intima. Stavo otto ore al giorno seduta alla macchina da cucire, al chiuso e senza finestre. Tornavo a casa tutti i giorni stanca e nervosa e per di più la ditta aveva problemi con i pagamenti. Allora ho detto basta, mi sono licenziata e ho deciso di cambiare: “provaci”, mi sono detta».

Così è nato “L’Orto di Lara”, un ettaro e mezzo di terreni intorno a casa dove coltivare e vendere ortaggi di tutti i tipi, rigorosamente a chilometro zero.

L’azienda agricola si trova all’incrocio tra via Caltana e via Accoppè Fratte, annunciata da un grande cartello giallo.

«L’orto a casa l’avevo sempre fatto, mi sono allargata affittando alcuni campi dei miei familiari. Fin da subito ho avuto un grande appoggio da parte di mio marito Federico, che mi dà una mano con i lavori più pesanti. È vero, questo lavoro spesso è faticoso, c’è da svegliarsi all’alba e stare anche 15 ore nel campo, ma ne vale la pena».

La filosofia di Lara prevede tecniche di coltivazione tradizionali, senza usare pesticidi o prodotti chimici, e la ricerca primaria della qualità e della freschezza dei prodotti.

«Non mi considero un’imprenditrice, ma una contadina», dice, «perché voglio che i miei ortaggi siano naturali, e sono fedele all’agricoltura come si faceva una volta. Pianto solo verdure di stagione e come fertilizzante uso l’humus di lombrico: lo produce un mio grande amico, che è stato anche il mio testimone di nozze. Mi piace raccogliere gli ortaggi sotto gli occhi del cliente, in modo che siano più freschi possibile».

Sapori e profumi di un tempo: è anche vero che sempre più giovani riscoprono il lavoro dei campi, per quanto faticoso sia, e lasciano la città, gli uffici e le fabbriche per stabilirsi in campagna. Ma con tanta gioia.

Per comprare dall’Orto di Lara si passa direttamente in azienda, ma si può anche preordinare la spesa con la comodità di un messaggio via Whatsapp e ritirarla in un secondo momento. E l’attività sta avendo un buon successo, con clienti fedeli e soddisfatti: «L’incentivo più grande, che mi fa andare avanti, è sentirmi dire “Compriamo da te perché i tuoi prodotti sono più buoni”. È una bella soddisfazione». —

Carlo Romeo

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