Mille studenti alla Trevisan per studiare il riciclo carta

NOALE. I bambini, si sa, si divertono con poco: basta una gita, neanche tanto lontano, uno spettacolo, una merenda e via, ci scappa il sorriso. Se tutto questo è messo assieme per imparare qualcosa...

NOALE. I bambini, si sa, si divertono con poco: basta una gita, neanche tanto lontano, uno spettacolo, una merenda e via, ci scappa il sorriso. Se tutto questo è messo assieme per imparare qualcosa di utile, allora le due ore di uscita non sono perse, ma investite. Da ieri a domani, si sta tenendo la 15ª edizione di «Riciclo aperto», l’iniziativa promossa dal Consorzio nazionale per il riciclo e il recupero d’imballaggi cellulosici (Comieco), dove in tutta Italia si aprono le porte degli impianti della filiera del riciclo di carta per capire tutte le fasi una volta gettati nei contenitori.

In questi tre giorni, circa mille bambini e ragazzi, dall’asilo alle medie, si recheranno alla Trevisan Carta di Noale per visitare gli impianti e vedere, dopo averlo imparato in classe, il ciclo della carta e cartone. Arrivano in bus; poi, accompagnati dagli addetti della fabbrica, con in testa il titolare Andrea Trevisan, e dagli insegnanti, iniziano a fare il giro per capire tutte le fasi. Qui arrivano 180 mila tonnellate annue di carta e ne escono altrettante e l’azienda serve la raccolta di oltre 1,2 milioni di abitanti: la provincia di Venezia e le città di Padova e Vicenza. Fanno domande, si interessano e si divertono con il duo di Gianluca Valoppi e Michele Zamparini di «Teatro positivo». Ieri è toccato agli asili Madonna del Carmine di Cappelletta e Sacra Famiglia di Moniego, alle elementari Caburlotto di Mestre e di Moniego.

La maestra Silvia Scaggiante parla del lavoro fatto in classe. «Cerchiamo di sensibilizzarli sin da piccoli», osserva, «e sono già abituati a differenziare. Dopo arrivano qui e vedono, in concreto, come funziona l’intero ciclo. E fanno pure da controllori verso il papà e la mamma». Infatti quando capisci dove va a finire tutta quella marea di carta, le cose cambiano. «Ci è piaciuto molto vedere come trasformano la carta», dicono Lorenzo e Ginevra di quarta elementare, «e abbiamo capito quanto sia importante dividere la spazzatura senza sbagliare, altrimenti il materiale va perso. A casa e a scuola già diversifichiamo e se i nostri genitori sbagliano, lo facciamo notare». Alla visita di ieri hanno partecipato anche il sindaco di Noale, Patrizia Andreotti, il suo vice Lidia Mazzetto, l’assessore all’ambiente Alessandra Dini e il presidente del consiglio comunale Giuseppe Mattiello.

Alessandro Ragazzo

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