Mezza città al buio per un po’ di pioggia «Sistema da rifare»

Piove e mezza Mira finisce al buio. La causa? La rete d’illuminazione pubblica obsoleta e vecchia di decenni. A denunciare i disagi in questi giorni sono stati tantissimi residenti. Sono finite e sono ancora al buio: la piazzetta settecentesca a Mira Porte, la centrale via Gramsci a Mira Taglio, via Oberdan, a Mira Taglio una decina di strade a Oriago e altre a Gambarare e Piazza Vecchia.
Per vedere i primi interventi di riparazione della linee elettrica bisognerà aspettare comunque l’inizio della prossima settimana. «Siamo al buio», sbottano i residenti e i commercianti a ridosso della piazzetta di Mira Porte, «da 3– 4 giorni. Chiediamo al Comune che l’illuminazione venga ripristinata. Il rischio è che si verifichino incidenti o furti». E le stesse proteste arrivano da tante altre zone.
A fare il punto della vicenda è l’assessore comunale Maurizio Barberini. «È vero», spiega, «in questi giorni sono andati in tilt, a causa della pioggia caduta, molti quadri elettrici che controllano la linea di illuminazione pubblica in diverse aree del territorio comunale. Capiamo il grosso disagio di esercenti e residenti. A causa dei ponti festivi riusciremo a intervenire solo con l’inizio della prossima settimana».
Il vero problema che però che mandato nel buio intere zone di Mira spiega l’assessore è un altro: «Il sistema dell’illuminazione pubblica nel Comune di Mira è vecchio. Basta una forte pioggia a mandarlo in tilt. Per risolvere un problema del genere, è necessario fare un intervento radicale di risistemazione che con ogni probabilità sarà fatto nel 2020».
Il Comune punta a sfruttare i fondi europei messi a disposizione dal progetto Elena, a cui si potrà attingere grazie al coordinamento della Città Metropolitana.
«Sarà fatto il punto della situazione analizzando i 6000 pali della luce che si trovano nel comune di Mira. Uno studio attraverso il quale l’azienda che sarà incaricata ad ammodernare la rete (dopo aver vinto il bando), capirà quali a esempio fra pali, lampioni e cavidotti sono malmessi. Procederemo poi anche alla riconversione energetica degli edifici pubblici». L’intervento sarà fatto dalla ditta incaricata e saldato dal Comune nel tempo, attraverso la bolletta elettrica pagata alla stessa. —
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