Perseguita la ex, in casa gli trovano una pistola

Pregiudicato cinquantenne mestrino arrestato per stalking e per il possesso clandestino dell’arma. Domani l’interrogatorio

Roberta De Rossi
Perseguita la ex, in casa gli trovano una pistola
Perseguita la ex, in casa gli trovano una pistola

Quando la Polizia ha bussato alla porta di casa, nel centro di Mestre, sapevano di avere a che fare con un pregiudicato dai molti precedenti.

A portarli da lui, una denuncia nuova - nel suo caso - ma purtroppo tragicamente molto comune: un’accusa di stalking.

L’uomo è, infatti, accusato di aver perseguitato l’ex compagna con messaggi a tutte le ore del giorno e della notte, con minacce di morte, di averla pedinata facendosi trovare davanti a casa come davanti al suo luogo di lavoro.

Così per mesi. Lei lo aveva lasciato, esasperata e impaurita, e lui aveva spinto sull’acceleratore dell’aggressività della persecuzione. Fino a quando la paura che le parole si trasformassero in aggressioni, in violenze fisiche, ha convinto la donna a presentare denuncia.

È così scattata la procedura del Codice Rosso, che entro tre giorni dalla denuncia porta la Procura a dover assumere una decisione e fermare gli atti persecutori. Anche con l’arresto della persona indagata.

Quel che gli agenti non si aspettavano, però, di trovare in casa dell’uomo - nonostante il cinquantenne non fosse certo sconosciuto alle forze dell’ordine - era una pistola semi-automatica Beretta, con tanto di munizioni. Un’arma detenuta illegalmente.

Così l’uomo è stato arrestato seduta stante con la doppia accusa di stalking e di possesso di arma clandestina.

Per lui, interrogatorio di garanzia è in programma domani - sarà affiancato dall’avvocato difensore Fabio Crea, nominato di fiducia ieri pomeriggio - davanti al giudice per le udienze preliminari Innocenti, che dovrà decidere sia sulla convalida dell’arresto, sia sull’eventuale misura cautelare da applicare. La Procura è pronta a chiedere il carcere, dati i precedenti dell’uomo e il ritrovamento della pistola: elementi che rendono ancor più credibile il rischio di un pericoloso innalzamento della persecuzione nei confronti della donna.

La valutazione - ovviamente - spetterà al giudice per le udienze preliminari, che potrà anche decidere per un ordine di allontanamento con braccialetto elettronico o arresti domiciliari, in attesa che le indagini concludano il proprio corso. Le denunce di stalking e maltrattamenti in famiglia arrivano drammaticamente numerose, ogni giorno, in Procura.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia