Mestre, si torna a nuotare: gli impianti riaprono tra mille regole e timori per il futuro

MESTRE. La piscina del Terraglio ha riaperto i battenti in questi giorni, tanto che ieri sera sono partiti i corsi di apnea e si stanno raccogliendo le iscrizioni dei centri estivi. Le piscine del Centro riapriranno l’8 giugno, alla stessa stregua della vasca comunale di Sant’Alvise a Venezia. La piscina scoperta della Bissuola apre sabato per la gioia dei giovani e di chi salterà le ferie, confidando nel bel tempo. Regole ferree, distanziamento, mascherina in spogliatoio, percorsi segnalati borsa e vestiti a bordo vasca dentro un sacchetto e scarpe anche.
Ma andiamo con ordine. L’impianto comunale di via Circonvallazione (Nuoto Venezia) ha mandato agli iscritti orari e costi dei corsi estivi: da domani è aperta la segreteria, l’8 ai blocchi di partenza. Per ora riaprono le vasche, per le palestre si vedrà, perché sono pendenti lavori in corso. Il problema, per tutti, è il medesimo, ossia i costi.
«Il sindaco si è reso disponibile a incontrarci per venirci incontro», spiega Alessandro Di Mauro, «e questo è bastato a rincuorarci, del resto non credo che si possa negare la situazione. E’ vero che ci sono problemi più grandi, ma il fatto che ci abbia dato la sua disponibilità, per noi è tanto. Anche perché se dovessimo fare i conti non sarebbe conveniente aprire, ma lo facciamo volentieri per dare un servizio alla città». Prosegue: «Le norme sono in continua evoluzione, è difficile starci dietro e dobbiamo aggiornarci di ora in ora». Per ora i prezzi sono gli stessi, imposti dal Comune.

La piscina scoperta del parco della Bissuola aprirà sabato. Ieri sono stati posizionati lettini e ombrelloni - come spiega Di Mauro - che si sono ridotti in numero di un terzo. Unica differenza, è che adesso non si potrà più entrare solo con il biglietto per nuotare, ma bisognerà avere per forza ombrellone e lettino, ben distanziati a 5 metri uno dall'altro: 10 euro per tutto il giorno. La piscina coperta dell’impianto natatorio, aprirà, invece, il 15 giugno.
A Venezia, già riaperta la piscina di Sacca Fisola, l’8 giugno riaprirà anche la piscina comunale di Sant’Alvise, ora gestita da un’Ati composta da Polisportiva Terraglio e Nuoto Venezia assieme. La Polisportiva è riuscita ad attivare qualche corso in queste ore. Ieri sera toccava agli apneisti, nei prossimi giorni riprenderanno un po’ tutti i corsi, per anziani e giovani, via via che si formeranno i gruppi. Il presidente, Davide Giorgi, sta cercando di riattivare anche le tantissime attività che ruotavano attorno alla polisportiva, dedicate a disabili, riabilitazione terza età e molto altro. Nonché i centri estivi.

A quest’ultimi, per ora, sono già iscritte una cinquantina di famiglie di bambini dai 6 ai 14 anni, anche se i costi sono esattamente raddoppiati: 125 euro a settimana la giornata intera, 85 la mezza giornata.
«Rispettare tutte le regole è pazzesco», spiega Giorgi , «arrivi con la mascherina e accompagni il figlio, viene controllata la temperatura. I bambini sono divisi per gruppi, a seconda delle età un numero diverso, devono rimanere sempre nella stessa compagine e avere un unico operatore. Giochi all’aperto distanziati, nessuna interazione tra gruppi. Mascherina per bambini obbligatoria sopra i sei anni, in piscina si toglie, ma fuori dalla vasca si deve avere la propria borsa con i vestiti, tutto dentro dei sacchetti, e la mascherina da indossare una volta usciti e nello spogliatoio». Un lavoro, insomma. «Le vasche sono igienizzate e sicurissime», assicura. Si ricomincia pian piano con tutte le età e le discipline, compresi sub e apneisti. «Sono stati realizzati percorsi ad hoc, tornelli, segnaletica, indicazioni. Le attività sono prenotate». Costo di tutto ciò? «Il Comune ha detto che ci darà una mano, specie per la ripartenza, poi vedremo».
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