Mestre: parco Albanese, via i cubi da gennaio

Sei settimane di lavori e spesa di 93 mila euro: resta la passerella. La scelta divide i frequentatori ma la giunta va avanti

MESTRE. Gara a cinque per demolire i “cubi” del parco Albanese. Dopo l’approvazione del progetto definitivo lo scorso luglio i Lavori Pubblici del Comune hanno approvato nei giorni scorsi il progetto esecutivo per la demolizione degli spazi che sono indicati come una delle “centrali” dello spaccio mestrino. Le strutture sono una quinta dietro cui si nascondono gli spacciatori che operano nella zona tra le vie Po e Motta.

Il progetto elaborato dai Lavori Pubblici del Comune, costo quasi 93 mila euro, va avanti anche se, tra i frequentatori abituali del parco, non tutti sono convinti dalla utilità di demolire per risolvere, si spera, il problema dello spaccio che riguarda anche altre zone del grande parco aperto. E delle recinzioni, annunciate dal sindaco, in questa fase non vi è traccia e fondi.

Favorevoli sono i cittadini del comitato Parco Bissuola che hanno applaudito la decisione. Contrari sono i ragazzi dell’associazione di writers “Colors”. Dubbi si respirano al Bar Baratto dove si chiede «continuità di iniziative per tutto l’anno per rivitalizzare il parco e magari iniziative come l’insediamento del mercato, una volta la settimana nella piazza con l’obiettivo chiaro di rivitalizzarla». Durante l’estate ogni mercoledì tanti ragazzi hanno partecipato anche alle iniziative di gioco e sport del gruppo Nse che fa riferimento al centro Don Milani di Mestre.

Esempi di impegno che si devono tradurre ora in un progetto strutturato di rivitalizzazione del parco di Mestre.

Comunque la si pensi, la giunta Brugnaro va avanti: si prevede una gara a procedura negoziata con la consultazione di almeno cinque operatori economici chiamati a formulare offerte per i lavori di demolizione delle strutture in cemento: quattro corpi di cui tre adibiti a magazzini e depositi e uno, a nord, sede della cabina elettrica di media tensione che alimenta il parco. Questa rimarrà al suo posto e si interverrà per eliminare le copiose infiltrazoni d’acqua. Gli altri tre “cubi” invece saranno demoliti aprendo la visuale sul viale retrostante. Rimane la passerella aerea che sovrasta le strutture che sarà interdetta al libero accesso e servirà, spiegano dal Comune, come copertura “per l’organizzazione di manifestazioni e mercatini”, si legge nel progetto esecutivo. I lavori dovrebbero partire tra dicembre 2016 e gennaio 2017. Sei le settimane di lavoro per abbattere le strutture.

E martedì alle 18 al parco Albanese si discute, nel confronto organizzato dalla Municipalità di Vincenzo Conte, di una incompiuta ospitata dal polmone verde: il teatro del Parco restaurato e chiuso da nove anni.

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