Mestre, nel futuro quattro torri su 86 mila metri quadri

Lo sbarco di IperLando  e la grande lottizzazione: al posto di un pezzo di campagna edifici alti 45 metri per direzionale e residenziale 

MESTRE. Lo sbarco di Iper Lando, dopo il via libera della conferenza di servizi regionale, preoccupa tanti. Urbanisti, consiglieri comunali di opposizione, associazioni e comitati cittadini. Tutti critici verso il via libera al nuovo ipermercato, il quarto attorno a Mestre. Sarà la morte commerciale del centro, dicono le categorie. Ma l’espansione commerciale continua: sulla Romea la Blo, dopo la “Nave de vero”, vuole aprire la torre “Venus Venis” di cento metri. E l’Aev Terraglio, dove sbarcherà Lando, è destinato ad ingrandirsi cancellando l’ultimo pezzo di campi a ridosso del centro di Mestre. Dietro il nuovo Iper, infatti, c’è un grande piano di lottizzazione che comprende l’intera area che va da via Caravaggio a via Borgo Pezzana a pochi metri dal parco di villa Tivan.

I numeri. Lando aprirà quasi 9 mila metri quadri di superficie commerciale a fianco di via Caravaggio, con un progetto prevede 4.805 metri quadri di alimentare e 3.185 metri quadri di non alimentare. Ma nella grande lottizzazione che sta dietro, come uno scenario futuro che il mercato dovrà confermare, il commerciale può arrivare a 12.600 metri quadri.

La lottizzazione. L’area della lottizzazione ha una superficie lorda di 50.274 metri quadri con destinazioni d’uso direzionale, produttiva, commerciale e ricettiva (un nuovo albergo?) e una parte di 2.624 metri quadri di residenziale. La superficie territoriale è di 86.546 metri quadri. I rendering del Piano di lottizzazione mostrano la vastità dell’intervento che è promosso dalla Terraglio Spa (società con sede a Padova), la stessa che promuove l’intervento dell’Iper Lando. Secondo proponente è l’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, con sede a Venezia.

Approvato dal Comune. Il Piano di lottizzazione è stato approvato dalla giunta comunale veneziana nell’estate 2014 (epoca in cui la giunta Orsoni lasciò il posto al commissario Zappalorto). Piano rivisto dagli uffici dell’Urbanistica che hanno dimezzato l’altezza delle quattro torri previste, portandole da 90 a 45 metri e con tante prescrizioni sul fronte della viabilità. Tra le osservazioni, bocciate, quelle del concorrente Auchan, timoroso dell’arrivo di una catena nota per la convenienza dei prezzi quale è Lando. Ora per costruire l’Iper, raddoppiando la bretella di via Caravaggio, i privati spenderanno 3 milioni di euro.

Case nuove per i privati. Le case di via Caravaggio sono comprese nel piano e gli abitanti saranno spostati in nuove abitazioni a ridosso della via Borgo Pezzana.

Le tappe. Il piano di coordinamento preventivo per l’area è datato febbraio 2010. Nel maggio 2012 venne presentata la proposta di piano di lottizzazione approvato con conferenza di servizi nel marzo 2014; la convenzione urbanistica è di settembre 2015. Date ricordate giorni fa dall’assessore Boraso per chiarire a quanti lo contestano che l’amministrazione Brugnaro si è trovata a gestire scelte urbanistiche delle giunte di centrosinistra.

Cittadini contrari. Dal comitato Cocit ricordano a Boraso che «non critichiamo questo progetto solo ora ma siamo stati contrari da subito con le associazioni Terraglio&Dintorni, Sette Nani, i via Fradeletto, comitato Borgo Pezzana, ottenendo solo la revisione delle altezze delle torri», dice Angelo Pistilli.

Altri si muovono. In Città metropolitana, intanto, è depositata la richiesta di Terraglio 07 Spa per trasformare il capannone di via Pionara che ospita Unieuro, Aumai e Kiabi in un centro commerciale. Per reggere alla concorrenza. L’Aev Terraglio continua a trasformarsi e la saturazione pare lontana.

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