Ruba in un negozio a Mestre, poi va dal barbiere per tagliare i rasta e non farsi riconoscere
Il furto di un telefonino in un negozio di riparazioni in via Piave è ripreso dalle telecamere. L’uomo nel frattempo si presenta da un acconciatore chiede di tagliare le riconoscibili treccine

Quando ha capito di avere le forze dell’ordine alle calcagna ha cercato di rendersi irriconoscibile, si è cambiato i vestiti e ha persino deciso di sacrificare i suoi lunghi dreadlock, che avvolti sopra la testa risultavano un elemento fin troppo caratteristico. Non è servito a niente: gli agenti della polizia locale se lo sono andati a prendere proprio sulla poltrona del barbiere, giusto il tempo che la forbice facesse piazza pulita di tutte le treccine “rasta”.
L’episodio risale a mercoledì scorso, quando il 39enne di origini tunisine ha rubato il telefonino di una ragazza di 21 anni: la giovane aveva raggiunto il negozio di elettronica Tian Tian, a pochi passi dalla stazione, dove aveva chiesto un servizio di riparazione; aveva appoggiato il suo cellulare sull’espositore davanti al bancone, poi si era messa a contare i soldi che doveva all’esercente.
Il ladro è entrato in quel momento, aria disinvolta, un paio di passi dentro il punto vendita, un gesto velocissimo della mano per far sparire lo smartphone, approfittando del momento in cui la proprietaria non solo gli dava le spalle, ma copriva pure la visuale del titolare.
L’intera scena, però, è stata ripresa dalle telecamere interne di Tian Tian: la 21enne, non appena ha capito di essere stata derubata, si è lanciata fuori alla ricerca di una pattuglia, trovando subito gli uomini della Locale e questi si sono affrettati a chiedere i filmati al negoziante.
«Quel delinquente è stato davvero poco furbo», commenta il negoziante, «Non è certo un segreto che qui venga registrato tutto».
Mentre scappava, però, il ladro deve aver notato le divise che si mettevano sulle sue tracce: abituato a cambiare identità - sono poi stati scoperti sia i suoi precedenti che i suoi diversi alias - ha cercato di farlo ancora, togliendosi la camicia e correndo a farsi tagliare i capelli.
Peccato per lui che, nel frattempo, i poliziotti avessero già attivato la sala operativa e la videosorveglianza comunale ha potuto seguire tutti i suoi movimenti, da via Piave fino al parrucchiere di via Gozzi, dove è stato bloccato neanche un’ora dopo.
Si era già liberato del telefonino rubato, lanciandolo in una siepe, ma questo non gli ha risparmiato una denuncia per furto e per porto abusivo d’armi: addosso aveva infatti anche un coltello, subito scoperto dagli agenti.
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