Mestre, la prima "squadra rosa" al funerale: bara trasportata da donne

MESTRE. Chi ha mai visto durante il funerale una bara trasportata da sole donne? Forse qualcuno che, per un motivo o un altro, è capitato dalle parti di Torino dove, dal 2016, esiste la prima impresa di trasporto funebre che ha creato una squadra " rosa" addetta a tale compito.
Da giovedì 9 marzo anche a Mestre comincia a operare il primo gruppo di trasporto-salma al femminile, nell'ambito di un progetto che non ha nulla di folkloristico ma, anzi, mira a introdurre le donne in un ambiente considerato, a torto o a ragione, appannaggio degli uomini. Una buona notizia, insomma, che assume ancora più valore a un giorno di distanza dall'8 marzo.
L'idea è nata da Stefano Santinello, titolare dell'Impresa di Trasporti Funebri Veneziana e dalla titolare delle onoranze funebri La Generale di viale San Marco, Cristina Oddennino, una donna, appunto, che è in questo mondo da anni e che conosce la "mascolinità" dell'ambiente. «Abbiamo voluto fortemente avviare questa iniziativa già lo scorso anno», spiega Santinello, «e a novembre abbiamo cominciato a diffondere gli annunci con cui comunicavamo la nostra ricerca. Non è stato per nulla facile, perché le donne considerano questo un lavoro da uomo e mai e poi verrebbe loro in mente di svolgerlo a meno che, appunto, non vengano stimolate in tale senso come cerchiamo di fare noi. Alla fine, però, in quattro mesi siamo riusciti a trovare sei persone, che inquadriamo con un contratto a chiamata tramite una agenzia di somministrazione. Ma voglio sottolineare che a livello remunerativo non c'è alcuna differenza con i colleghi maschi. Ritengo infatti indecente e vergognosa la disparità di trattamento economico esistente fra uomo e donna in qualsiasi luogo di lavoro. Speriamo di lanciare un messaggio positivo proprio in un settore come il nostro dove le donne sono pochissime e solitamente sono parenti o familiari delle imprese funebri o delle ditte di trasporto».
Alle 14.30 di giovedì 9. nel giardino del ricordo del cimitero di Mestre, la bara di un anziano deceduto qualche giorno fa verrà trasportata da quattro donne, tutte di età superiore ai 55 anni e determinate ad entrare in questo settore dopo aver anche frequentato un corso specifico. «In Inghilterra, in Austria, in Germania», continua Stefano Santinello, «è da 30 anni che questo lavoro è declinato anche al femminile. Eppure non esiste un problema di peso della bara, perché ci sono tutti gli strumenti per rendere il compito il più agevole possibile anche se naturalmente bisogna sapere come si fa». Dopo Torino, dunque, pure Mestre apre nuovi confini lavorativi a favore delle donne nell'ambito delle onoranze funebri.
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