Mestre, i funerali di Michael al centro Taliercio

MESTRE. Un ragazzo serio, tifoso esemplare in Curva Sud allo stadio Penzo e in trasferta, tanto che per offrire un segno tangibile nei confronti di Michael Groppello, il Venezia ha accettato di mettere a disposizione il centro sportivo Taliercio per celebrarvi i funerali. Il 20enne di Marghera è morto l’altro ieri mentre rincasava nell’auto di un amico, andando a schiantarsi contro la cuspide dell’uscita della Carbonifera in tangenziale.

Una morte che ha lasciato sotto choc familiari, amici e tantissimi tifosi arancioneroverdi, abituati ormai da anni a vederlo sempre in fila per incitare la squadra del presidente Joe Tacopina e di Filippo Inzaghi. «Abbiamo parlato con i familiari di Michael» conferma il direttore generale del Venezia, Dante Scibilia, «e abbiamo dato la disponibilità del centro sportivo. L’organizzazione e la fattibilità di questa iniziativa spetterà alla famiglia, ma ci è sembrato importante dare un segnale forte della nostra vicinanza a un ragazzo che si è sempre dimostrato serio e attento sugli spalti, che amava tantissimo il nostro club e i giocatori che seguiva sui campi da calcio. Una persona esemplare in questo senso, che ho avuto anche modo di conoscere di persona, e posso garantire che ci sarò per dargli l’ultimo saluto. Da parte del Venezia c’è il cordoglio verso la sua famiglia. Era un ragazzo per bene».
I funerali dovrebbero essere celebrati giovedì. E si annuncia la presenza di tantissimi compagni di tifo della Curva Sud arancioneroverde, ma anche rappresentanze in arrivo da Modena, Lanciano, Andria e altre città in cui la tifoseria veneziana è gemellata con quelle locali. Un segno di amicizia e vicinanza che supera le distanza e rafforza i legami tra le tifoserie.

«In queste ore stiamo ricevendo tantissime testimonianze da parte di amici e colleghi di tifo negli stadi», dice Andrea Vianello, storico leader della Curva Sud e zio di Michael Groppello. «Siamo sotto choc in queste ore, perché mai ci saremmo immaginati di poter perdere questo ragazzo così e soprattutto a soli vent’anni. Era una persona eccezionale, aperta e con cui potevi parlare di tutto. Amava gli animali e il suo sogno era quello di diventare veterinario. Poi, negli anni si era appassionato al Venezia, “colpa” anche mia e di suo nonno. Ma è sempre stato un tifoso esemplare in curva, mentre fuori dallo stadio era appassionato di boxe. Era sempre a casa mia, è cresciuto anche con noi, e stava imparando a diventare un capo ultras, coordinando i cori».
Ieri alcuni tifosi della Curva Sud con in testa Andrea Vianello, si sono ritrovati al Motel Agip all’imbocco della tangenziale, poche decine di metri da dove Michael Groppello è morto sabato nell’auto guidata da un amico.
La Polstrada ha chiuso per alcuni minuti lo svincolo della Carbonifera per permettere che parenti e amici potessero camminare fino al punto d’impatto dell’autovettura, e così posare fiori, sciarpe e striscioni in suo ricordo.
«Non dimenticheremo mai Michael» assicura lo zio Andrea Vianello, «stiamo pensando a tante cose da fare in sua memoria. Magari chiederemo al Venezia di istituire un trofeo in suo nome da assegnare con una partita amichevole ogni anno, e di sicuro nel festeggiare a Forte Gazzera il nostro anniversario ricorderemo anche Michael. In Curva Sud allo stadio Penzo, inoltre, vorremmo poter mettere una targa. Ma non ci fermeremo qui, di idee ce ne sono molte, e vogliamo che questo ragazzo non venga dimenticato. Rimarrà sempre nei nostri cuori».
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