Il palpeggiatore violento è tornato libero, il giudice lo fa rilasciare

Ha aggredito una giovane a Marghera: lui avrà l’obbligo di firma. Portato in carcere un altro uomo già condannato per violenza

Roberta De Rossi
Scarpe rosse, simbolo della violenza sulle donne
Scarpe rosse, simbolo della violenza sulle donne

Apparso confuso e incapace di comprendere le domande, nonostante l’intervento di un’interprete, il quarantenne cittadino bengalese accusato di violenza sessuale per aver aggredito e palpeggiato per strada una giovane - in centro a Marghera - si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso dell’interrogatorio di garanzia, su consiglio dell’avvocata di fiducia Gabriella Zampieri.

Ragazza aggredita per strada a Marghera: 38enne arrestato per violenza sessuale
Donna aggredita a Marghera (foto archivio)

Dopo due giorni in cella a Santa Maria Maggiore è, comunque, tornato libero: la giudice per le udienze preliminari Carlotta Franceschetti ha convalidato l’arresto per violenza sessuale, ma ha anche ritenuto sufficiente in questa fase la misura cautelare dell’obbligo di firma in questura, dove l’uomo dovrà presentarsi tutti i giorni. Abita da tre anni con la famiglia del fratello, ha un lavoro in un albergo, non ha precedenti penali e pertanto non sussisterebbero - per la giudice - i presupposti per una misura cautelare più pesante, in attesa del processo.

L’aggressione

I fatti risalgono a mercoledì 20 agosto  mattina, poco dopo le 8.30: la giovane (che risiede nel bellunese) dopo aver fatto colazione in un bar nei pressi di via Paolini - prima di prendere il treno alla vicina stazione - si è messa a fumare. Lui si è avvicinato e le ha chiesto una sigaretta. La donna ha subito colto che qualcosa non andava: si è sentita pesantemente osservata e con il corpo di lui troppo vicino. Così si è girata e è allontanata.

Neppure il tempo di fare qualche passo che se l’è trovato contro, di spalle, con le sue mani ovunque. La giovane ha reagito urlando, gridando aiuto: è riuscita a girarsi e a colpirlo alla testa con il telefono. Così lui ha mollato la presa e si è allontanato: ma ha fatto solo poche decine di metri.

Sul posto è giunta una Volante della Polizia che l’ha individuato e arrestato: la donna lo ha riconosciuto e ha presentato querela. Ora l’inchiesta per violenza sessuale avrà il suo corso e la parola finale spetterà ai giudici.

Un altro arresto per violenza sessuale

Intanto, sempre ieri, venerdì 22 agosto, un altro uomo è stato arrestato per violenza sessuale, questa volta su ordine di carcerazione della Corte d’Appello di Trieste che lo ha condannato a 3 anni e mezzo di carcere per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale nei confronti dell’ex moglie, che per quattro anni aveva dovuto subire abusi, insulti, botte da parte dell’uomo, spesso davanti anche ai figli piccoli. Infine, dopo la violenza subita, si era convinta a denunciarlo: lei e i bambini sono stati presi in carico dai servizi sociali, mentre lui ha continuato la sua vita.

Tanto che ieri mattina stava tornando da una vacanza - si tratta di un cittadino italiano quarantenne, con parenti in un Paese centro africano - facendo scalo all’aeroporto Marco Polo, per poi tornare verso il Friuli Venezia Giulia. Ma il suo nome è apparso nella banca dati della Polaria: così gli agenti della Polizia l’hanno aspettato (letteralmente) al varco e quando è sceso dall’aereo gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare e poi condotto direttamente in carcere. Per ora a Santa Maria Maggiore, in attesa della destinazione finale dove sconterà la sua pena definitiva per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.

 

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