Venezia, sequestrati alimenti scaduti e senza tracciabilità in ristorante etnico

La Polizia Locale di Venezia sequestra frattaglie, formaggi e altri alimenti scaduti o privi di tracciabilità nel Sestiere di San Polo. L’attività è stata segnalata alle autorità competenti

I controlli degli agenti
I controlli degli agenti

Un controllo igienico-sanitario effettuato dal Nucleo Polizia delle Attività Produttive del Centro Storico di Venezia ha portato al sequestro di numerosi alimenti scaduti e privi di tracciabilità all’interno di un esercizio di ristorazione etnica situato nel Sestiere di San Polo.

Durante l’ispezione, la Polizia Locale ha trovato frattaglie e scarti di carne conservati in un congelatore senza alcuna indicazione sull’origine, rendendo impossibile verificare la sicurezza dei prodotti. In un altro frigorifero è stato rinvenuto formaggio avariato e coperto di muffa, potenzialmente pericoloso per la salute dei consumatori. Su scaffali e banchi frigo erano inoltre esposti alimenti scaduti da oltre due anni.

Tutti i prodotti irregolari sono stati sequestrati e l’attività è stata segnalata alle autorità competenti per ulteriori accertamenti. Sono in corso verifiche per individuare eventuali responsabilità penali e amministrative.

L’assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce, ha sottolineato: «Questi controlli dimostrano l’attenzione costante della nostra Amministrazione verso la tutela della salute pubblica. È inaccettabile mettere in vendita alimenti scaduti o privi di tracciabilità. La Polizia Locale continuerà a presidiare il territorio con verifiche mirate, per garantire il rispetto delle norme e la qualità dei servizi di ristorazione».

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