Vigili del fuoco a Venezia in emergenza, carenza di personale e mezzi: «Soccorsi compromessi»
La Fns Cisl lancia l’allarme sulla sede di Ca’ Foscari: solo 15 unità operative per turno, mezzi guasti e indennità non erogate. Rischio per soccorritori e cittadini

La Fns Cisl Venezia lancia l’allarme sulla situazione critica dei vigili del fuoco nella sede di Ca’ Foscari, nel cuore di Venezia. Secondo il Segretario Christian Cornello, il comando lavora con «una pesante mancanza di personale»: attualmente ci sono 15 unità operative per turno, quando ne servirebbero almeno 20.

La carenza di organico si accompagna a problemi sui mezzi: secondo l’ultima comunicazione del 7 luglio, solo due barche erano pienamente operative, mentre altre due presentavano guasti e sei mezzi erano completamente fuori servizio. «Questa situazione non solo compromette le operazioni di soccorso, ma mette a rischio la sicurezza degli operatori», spiega Cornello, evidenziando come la sede veneziana debba attingere da altri capitoli di bilancio per far fronte alle spese, a causa della mancanza di fondi dedicati.
Intervenire a Venezia è già di per sé complesso, a causa della morfologia unica della città e della gestione di un territorio vasto e lagunare. La Fns Cisl sottolinea inoltre la mancata erogazione di indennità previste dalla legge del 2020 per chi opera in laguna e la carenza di dispositivi di protezione adeguati, indispensabili per affrontare condizioni climatiche estreme.
Cornello lancia un appello alle istituzioni: «È inaccettabile che chi deve portare soccorso metta a repentaglio la propria incolumità per carenza di attrezzature e fondi. La sicurezza dei cittadini non può essere limitata per una questione economica».
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