Maniero si confessa: «Non fate la vita da boss»
Intervista al Messaggero di S. Antonio. Le reazioni a Campolongo
CAMPOLONGO.
L'ex boss della Riviera Felice Maniero invita i giovani in un'intervista rilasciata al Messaggero di S. Antonio a non ammirare i boss e a dedicarsi alla legalità. L'intervista di Felice Maniero che ora è un uomo libero e fa l'imprenditore (nonostante gli siano stati attribuiti numeri omicidi) suscita le reazioni di Oriana Boldrin fondatrice del premio Cristina Pavesi (uccisa dalla Mala del Brenta) e presidente dell'associazione Mondo di Carta e del sindaco Alessandro Campalto. «Se è sincero questo "messaggio ai giovani" dell'ex boss Maniero - afferma Oriana Boldrin - dico che è meglio tardi che mai, e che noi da moltissimi anni mandiamo questi messaggi ai giovani di non guardare e credere ai boss perchè prima o poi giustizia verrà fatta. Da Maniero però mi aspettavo anche delle parole di scuse nei confronti del nostro paese, Campolongo Maggiore, dove noi cittadini siamo stati additati per anni come cittadini omertosi e paese di mafia. Mi aspettavo poi con tutto il cuore una parola particolare nei confronti di un'altra giovane innocente che ha perso al vita a causa delle efferatezze della sua banda e della sete di denaro, e cioè nei confronti di Cristina Pavesi. Omicidio che a quanto ci è dato sapere non ha ancora avuto giustizia piena». Il sindaco Alessandro Campalto chiede di non abbassare la guardia. «Da anni combattiamo e continueremo a combattere la cultura dell'illegalità - dice Campalto - A Campolongo è sorta da poco una nuova sezione dell'associazione Libera che porta avanti con coraggio questi temi». Alessandro Abbadir
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