Mamma e figlio minorenne in sala slot

Vigonovo. Il questore ha sospeso la licenza per 30 giorni e il gestore ha invitato i clienti a giocare nel suo bar a fianco
Di Enrico Ferro
BELLUCO - FOTO PIRAN - VIGONZA - SEQUESTRO SALA GIOCHI VIGONZA
BELLUCO - FOTO PIRAN - VIGONZA - SEQUESTRO SALA GIOCHI VIGONZA

VIGONOVO. Un ragazzino di 17 anni in una sala slot, già in sè, è un fatto grave e soprattutto costituisce un reato. Quando poi si scopre che il minorenne si trovava lì in compagnia della madre, allora la vicenda assume contorni ancora più inquietanti. È quanto scoperto dalla polizia mercoledì sera, nel corso di uno dei servizi di controllo speciale del territorio. È una scoperta che lascia strascichi amministrativi e anche giudiziari perché il questore ha sospeso la licenza del mini casinò per 30 giorni.

Mancavano pochi minuti alle 22 quando gli agenti sono entrati nel locale di via Padova 63 a Vigonza (Pd). Tra tutte le persone presenti la loro attenzione si è fissata su una in particolare, un ragazzo troppo giovane per essere un frequentatore della sala giochi. Infatti controllando il documento hanno scoperto che si trattava di un minorenne, precisamente di un ragazzino di 17 anni. L’ulteriore sorpresa è giunta dopo poco, quando i poliziotti della Divisione amministrativa della Questura si sono resi conto che all’interno c’era anche la mamma.

Madre e figlio abitano a Vigonovo e hanno ammesso candidamente di frequentare quel luogo ormai da due mesi. La polizia, dal canto suo, ha applicato tutto ciò che prevede la legge in materia di gioco d’azzardo: sospensione della licenza per 30 giorni, denuncia penale a carico del gestore del locale e multa da 6 mila euro.

Il gestore, un venticinquenne cinese, ha cercato di giustificarsi ma gli appigli erano ben pochi. In via Padova 63 c’è la sala slot e nel locale accanto c’è il bar gestito sempre da lui. Quando si è reso conto che la polizia gli stava notificando un provvedimento con la chiusura di un mese della sala giochi, il giovane esercente, con tutta la naturalezza del mondo, ha appeso un cartello con cui si invitano i clienti a recarsi nel bar accanto per continuare a giocare con le stesse slot: avviso scritto a caratteri cubitali e presente anche ieri al momento della notifica della chiusura.

Ora gli agenti della Questura di Padova stanno studiando la normativa per capire se qualche provvedimento dovrà essere preso anche nei confronti della madre del ragazzino per il suo comportamento irresponsabile.

Il gioco d’azzardo è vietato ai minori di 18 anni, ma (come emerge da una ricerca di Hsbc Italia) il 60% dei quindicenni maschi e il 22% delle ragazze ha puntato soldi nelle slot machine o nelle sale scommesse almeno una volta nella vita. Anche per questo la Legge colpisce in modo duro chi trasgredisce le regole.

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