Malore in passeggiata Il professor Gino Gobbin muore sul Gran Sasso

CHIOGGIA. La montagna era la sua grande passione, ma stavolta, per Gino Gobbin, 64 anni insegnante di Chioggia, proprio quella sua grande passione è stata fatale. La tragedia attorno alle 13 di ieri quando Gobbin, in compagnia del figlio e di alcuni amici, ha deciso di salire in escursione sul Gran Sasso, a quota 2. 400 metri. Quando però il gruppetto è arrivato nelle vicinanze del rifugio Duca degli Abruzzi, l’insegnante si accasciato al suolo.

I compagni hanno subito prestato i primi soccorsi e chiesto aiuto al 118, giunti sul posto assieme agli uomini del soccorso alpino e ai carabinieri della stazione di Assergi. Nonostante il pronto intervento dei soccorsi, Gobbin non ce l’ha fatta ed è stato quindi dichiarato morto dal personale medico.

Gino Gobbin stava trascorrendo qualche giorno di vacanza nella struttura ricettiva di Santo Stefano di Sessanio, in provincia de L’Aquila, ai piedi proprio del Gran Sasso, la montagna più maestosa degli Appennini.

Gobbin aveva 64 anni ed era ormai prossimo alla pensione dopo più di 40 anni dedicati all’insegnamento dell’italiano, prima alla media di Sant’Anna e, ora come docente ai corsi serali del Cestari-Righi. «Era una persona solare, tranquilla», lo ricorda un collega, «con cui si passava volentieri qualche momento in allegria. Una notizia che non avremmo mai voluto sentire».

Gino Gobbin programmava nei dettagli i corsi d’italiano, che partivano con il ripasso della grammatica, fino alla lettura dei classici come Dante o Boccaccio. In attesa del ritorno a Chioggia, la salma è stata portata all’obitorio di Assergi. —

Daniele Zennaro

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