“M” come Marghera «Siamo la città giardino»

Grande festa ieri nella sala consiliare della Municipalità voluta dai cittadini  «Stufi dell'etichetta negativa data ad un’area di residenza e di lavoro»

MARGHERA

Un marchio per il futuro di Marghera. "Marghera forever calamitante doc" è il titolo della festa, all'insegna dell'innovazione nella sala consiliare, in piazza Municipio, trasformata in vecchio casone, con piani illuminati, t-shirt, cicchetti dolci e salati, frutta, piante, ricci di castagne da Combai per inaugurare un marchio tutto speciale, condensato in una unica lettera dell’alfabeto "M" che nel suo designer rievoca tubazioni, radiatori e serpentine industriali. «Emme sta per Marghera, la città giardino residenziale e la città del lavoro affacciata sulla laguna» hanno spiegato i fondatori del Comitato promotore «un centro urbano ha una sua storia di volti, umanità, solidarietà, aggregazione culturale». A rappresentare il Comitato promotore c’erano: la presidente Simonetta Saiu (La Gatta Creazioni), il vice presidente Elvio Goldini (Abbigliamento Marzaro), il coordinatore Vittorio Baroni (autore del marchio). «Ringraziamo tutti coloro che a vario titolo hanno creduto, collaborato e promosso questo territorio» hanno detto i tre fondatori del Comitato promotore. «Noi residenti siamo stufi dell'etichetta negativa data a Marghera, così l'abbiamo pensata in una veste di bellezza e di positività». C'è, quindi, voglia di riscatto, di senso di identità, di promozione del territorio margherino in chiave storica, sociale, culturale. Ieri con il marchio "M" sono stati griffati, in via sperimentale, una "sfera di pane" di 830 grammi cotta dal panificio Ferrarese, i "cornetti pizza" sfornati dalla pizzeria History, le "mozzarelline in carrozza" fritte dagli chef Tristano, senior e junior, della rosticceria Bottazzo. Oltre al marchio sono state esposte foto storiche e inedite dell'Aula del Tempo della scuola elementare Grimani, dell'Archivio Montedison, della Collezione Lando Arbizzani (da tubista a imprenditore), del '900 operaio dell'Iveser e quadri della collezione Marghera dipinti da Michele Serena. Alla manifestazione hanno collaborato anche della ditta Berengo: «L'idea è lodevole; aiuta a concepire Marghera in modo creativo, innovativo, produttivo. Questa è la Marghera che auspichiamo» e il Centro Stampa Volta Pagina. Il titolare Maurizio Mazzucato ha annotato: «Siamo orgogliosi dell'iniziativa e del nostro territorio». «Marghera forever calamitante doc», libera iniziativa civica di incontro senza scopo di lucro, è stata promossa in condivisione con il Gruppo Margherini Doc, inserita nella rassegna "Città in Festa" del Comune e in collaborazione con la Municipalità. Il presidente della Municipalità di Marghera, Gianfranco Bettin, ha ribadito l’iportanza dell’iniziativa che punta «a mettere in luce e valorizzare un territorio ancora pieno di positività da sviluppare» . Tra i presenti c’eano anche l'assessore comunale alla Coesione Sociale, Simone Venturini, il consigliere comunale Giovanni Giusto e l’assessore comunale al Turismo Paola Mar; mentre il vicario fornaneo di Marghera, don Marco De Rossi (responsabile della Pastorale del Lavoro) – impossibilitato a partecipare – ha inviato un saluto elogiato l’iniziativa che rilancio un territorio come quello di Marghera, nata cento anni fa per ospitare un grande polo industriale e portuale e un’area residenziale tutta nuova nei terreni imboniti della laguna. —

Nadia De Lazzari

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