«L’unico conforto rimasto è mia figlia»

SOTTOMARINA. «Elisabetta era una persona semplice, riservata, di poche parole. Con semplicità e con poche parole vogliamo che sia ricordata». Si incrina la voce di Antonio Borgato, il marito di Elisabetta Boscolo Celeghella, la giovane madre di Sottomarina morta l’altro ieri in un pauroso scontro frontale sulla Strada dei Vivai, nei pressi dello svincolo di via Veneto, verso Sant’Angelo di Piove. Assieme alla moglie di appena 33 anni, Antonio ha perso anche il secondo figlio: Elisabetta infatti era incinta, a circa metà percorso di una nuova gravidanza che aveva riempito di gioia i due coniugi che dopo il matrimonio erano andati a vivere a Saonara.
Per riuscire ad affrontare in qualche modo questi orribili giorni, la famiglia si è ora raccolta a Sottomarina nella casa dei genitori di lei, Luciano e Flora, dove si recano spesso anche i suoceri. «L’unico nostro conforto è la mia piccola» continua Antonio a fatica, tra le lacrime «I nonni la vedono come una figliola: la bambina è il ritratto della sua mamma». Le due famiglie hanno deciso che le esequie della sfortunata giovane si svolgeranno nella chiesa di San Giacomo di Chioggia, la stessa dove Antonio ed Elisabetta si erano sposati, quattro anni or sono. Potrebbero però essere necessari alcuni giorni, prima che il magistrato di turno rilasci il nulla osta alla sepoltura. Fra tanto dolore, una notizia confortante è arrivata ieri dall’ospedale di Padova: migliorano le condizioni di Elisa Z., la fidanzata di Andrea, fratello di Elisabetta, rimasta gravemente ferita nello schianto. La giovane è stata operata alla schiena nel pomeriggio di ieri, e dovrà subire altre operazioni alle braccia. «Tornavano a Sottomarina dopo un giro in un centro commerciale» Antonio si fa forza e conclude il suo racconto «Hanno avuto sfortuna. L’altra volta, con il primo incidente, mia moglie se l’era cavata, stavolta invece il destino ha detto di no». Otto anni or sono, lungo la Romea e sempre verso la metà del mese di luglio, Elisabetta Boscolo Celeghella era rimasta coinvolta in un altro grave incidente, travolta da un’auto uscita improvvisamente da una coda. L’azzardo di quell’automobilista le era costato una convalescenza durata oltre un anno, La morte di Elisabetta ha colpito tutta Chioggia. «Posso solo esprimere la solidarietà mia personale e di tutta l'amministrazione comunale ai familiari di Elisabetta». Fatica a trovare le parole per l’emozione il vice sindaco di Chioggia Maurizio Salvagno. «Sono cose che non si vorrebbe mai che accadessero. Quando succedono noi amministratori pubblici ci poniamo sempre il problema di migliorare le condizioni delle strade, le misure di prevenzione e i controlli. Ma a leggere le cronache si deve prendere atto che, purtroppo, c'è sempre un “fattore umano” che rischia di vanificare ogni accorgimento. Questo sembra essere accaduto a Elisabetta: ha pagato cara l'imprudenza di un altro. E allora l'unica cosa che mi sento di dire è una raccomandazione a tutti perché osservino la massima prudenza sulle strade».
Patrizia Rossetti
Diego Degan
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