Lugugnana, stop ai defunti di Brussa e Castello

PORTOGRUARO. Tra Caorle e Portogruaro scoppia la “guerra” dei morti, e investe un territorio che ricade (per Caorle in forma sperimentale) sotto la diocesi di Concordia Pordenone. Infatti vibranti proteste stanno giungendo in questi giorni da Castello e da Brussa, poiché sembra che le persone decedute di questi territori non possano essere tumulate o sepolte nel più vicino cimitero di Lugugnana. Anche al parroco, don Roberto Battel, risulta questa nuova “direttiva”. In realtà non c’è stato alcun cambiamento normativo. Dallo Stato civile del Comune di Portogruaro hanno fatto sapere che non ci sono più posti nel cimitero di Lugugnana e che quindi verrà data precedenza alle persone residenti nel territorio lugugnanese. L’amministrazione comunale, intanto, annuncia per il prossimo lunedì l’avvio di lavori di allargamento del campo santo di Lugugnana, grazie ai quali verranno creati 109 posti per i deceduti.
Il clima è molto teso tra i territori di Caorle e Portogruaro, si riaccende una rivalità atavica. Risale, poi, alla notte dei tempi la tradizione secondo cui le spoglie dei morti di Castello e della Brussa, ma anche di altri territori caorlotti d’Oltrelaguna come Villaviera o Bacino Villa, vengano ospitate nel cimitero di Lugugnana, lontano un solo chilometro e non 40 come quello di via Tràghete a Caorle terraferma. Don Roberto Battel è su tutte le furie.
«Tra Lugugnana e Brussa viviamo una situazione a dire poco sconcertante», sottolinea il presule, «la gente si sente abbandonata. Oltre alle lamentele per il servizio della mensa di Lugugnana, di cui si lamentano tutti, ora c’è anche questo nuovo affronto legato al seppellimento dei morti di Castello e di Brussa. Ma dove siamo arrivati? Da 15 giorni girava la voce che le salme dei castellani e dei brussesi non possano essere ospitate al cimitero di Lugugnana e che disponibili ci sono i loculi di Caorle. Ma Caorle è lontana 40 chilometri. Si corre il rischio di un paradosso. Che marito e moglie vivano tutta la vita assieme e che vengano poi separati nei cimiteri. Su queste cose non transigo».
Dallo Stato Civile di Portogruaro fanno sapere che al cimitero di Lugugnana non c’è posto. Prova a replicare a don Battel un lugugnanese doc, l’assessore ai lavori pubblici di Portogruaro Angelo Morsanuto. «Ci sono due questioni in piedi», riferisce, «la prima riguarda la convenzione tra il Comune di Caorle e il Comune di Portogruaro per la manutenzione del cimitero di Lugugnana. Caorle concede un contributo proprio perché si ospitano salme che appartengono a persone residenti in quel comune. La convenzione deve essere rinnovata e per farlo ci vuole a Caorle un sindaco nuovo. In più lunedì prossimo scattano i lavori. Sono affidati alla ditta Ediliza 2009 di La Salute ed entro ottobre si creeranno a Lugugnana 109 loculi nuovi. Non si preoccupi don Battel, stiamo lavorando per il bene di Lugugnana e anche per Castello e Brussa». (r.p.)
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