L’oste veneziano stregato da Johnny Depp

Alla Mostra del Cinema sarà presentato il documentario «My friend Johnny»: è la storia di Cristiano Vitale. Nel suo ristorante «Rosa Rossa» l’attore passò diverse serate quando era a Venezia per girare un film

VENEZIA. Approda alle Giornate degli Autori nella sezione “Venice Nights” un piccolo documentario dal titolo “My Friend Johnny” di Alessandra Cardone, che racconta l'incontro tra Johnny Depp e un suo amico veneziano che, dall'epoca delle riprese del film “The Tourist”, non ha smesso di aspettarlo. Aneddoti e racconti si susseguono fornendo uno spaccato significativo sulla vita di un uomo come tanti rapito dalla celebrità. A Venezia tutti conoscono Cristiano Vitale e il suo ristorante, il “Rosa Rossa” in calle della Mandola. E tra tutti coloro che lo conoscono, dall’epoca del loro incontro la domanda è sempre la stessa: e se Johnny Depp tornasse?

L'incontro è causale, Johnny Depp si ritrova una sera a cena al ristorante la Rosa Rossa, se ne innamora. Comincia a trascorrervi lunghe serate insieme al proprietario, Cristiano Vitale appunto, e allo staff del ristorante. Affascina tutti, in primis Cristiano che da quel momento non ha mai smesso di sperare che Johnny Depp possa un giorno tornare. Quell'incontro lo ha trasformato, gli ha dato illusioni e false speranze e da allora tutto, dai capelli alla punta degli stivali, tradisce la su voglia di assomigliare al divo.

«L'idea di poter entrare a far parte, anche solo per qualche attimo, della vita di un personaggio famoso – dice la regista e Alessandra Cardone – è qualcosa che appartiene a molti. È un desiderio che può essere vissuto con disincanto e con la consapevolezza che la vita vera è un'altra cosa, ma cascarci è davvero molto più facile di quello che sembra. Questo è quello che ho voluto raccontare». E conclude: «A volte una “piccola fortuna” può rivelarsi un boomerang».

Alessandra Cardone, classe 1975, ex copywriter per grandi agenzie pubblicitarie, attualmente sta finendo la post-produzione di “Questioni di Etichetta”, cortometraggio con Bebo Storti, Ugo Conti e Francesco Montanari e sta lavorando al suo primo lungometraggio. Ma a Venezia naturalmente l’attenzione è tutta su Cristiano, e sulla sua speranza che Johnny gli cambiasse la vita

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