Scabbia in aumento nell’Ulss 3, le segnalazioni anche dalle scuole
Nel 2024 nell’Ulss Serenissima sono stati 130 i casi mentre due anni fa ci si era fermati a 102. Il dottor Selle: «L’aumento dipende da minore aderenza ai trattamenti, minore cura e maggiore resistenza del parassita»

Sono in aumento anche nelle scuole comprensive della terraferma i casi di pediculosi e di scabbia. E la comunità educativa delle scuole cittadine ha alzato la soglia d’attenzione su questi casi, che in ambienti in cui si passano ore assieme, come le aule scolastiche, possono creare problemi a molti.
Segnalazioni ne stanno arrivando. E per la scabbia si parla di casi estesi a tutto il Veneto. Due casi con tanto di isolamento per i giovani coinvolti in un liceo di Montebelluna lo scorso aprile. A marzo un altro caso in un liceo artistico di Treviso e ancora in un istituto superiore del Rodigino.
Insomma, quando si parla di scabbia, in particolare, non occorre inorridire e invocare lo stigma della vergogna ma informare, chiarire cosa bisogna fare, per tutelare se stessi e chi ci sta attorno, siano famigliari o compagni di classe.
L’Ulss 3 Serenissima
Dal Dipartimento di prevenzione dell’Ulss 3 Serenissima ci viene spiegato che i casi, notificati, di scabbia tra adulti e minori sono costanti da alcuni anni, dopo l’aumento del 2023.
Tra gennaio e maggio 2025 si sono accertati 127 casi. Nello stesso periodo del 2024 i casi erano stati 130 mentre nel 2023 si contavano una trentina di casi in meno, con un conteggio che si era fermato a 102.
Vittorio Selle, direttore del Dipartimento di prevenzione spiega: «Si può immaginare che l’aumento dal 2023 ad ora dipenda da una minore aderenza al trattamento, da una minor cura nel farlo e da una maggior resistenza sviluppata dall’acaro. Inoltre questa patologia prevede lunghi tempi di incubazione e l’eradicazione dell’acaro all’interno del contesto familiare/comunitario in cui si è insediato. Ricordo che è compito di ciascun individuo prendersi cura della propria salute e di preservare in questo modo anche quella del prossimo».
Insomma, non si può parlare di emergenza ma è bene che le famiglie e i singoli prestino attenzione particolare alla salute anche della loro pelle.
Malattia infettiva
La scabbia è una malattia infettiva causata da un acaro, il Sarcoptes Scabiei.
Il sintomo principale è un prurito intenso che tipicamente peggiora durante la notte.
Si prende principalmente per contatto diretto o con chi ne è affetto oppure con i tessuti (vestiti, indumenti, biancheria del letto) infestati dal parassita. Per prevenire il contagio in casa è importante lavare tutti i capi d’abbigliamento, la biancheria e gli asciugamani che potrebbero essere contaminati, a temperature alte (almeno 60 °C) oppure a secco.
La diagnosi prevede un esame accurato del dermatologo e per eliminare i parassiti si utilizzano medicinali sotto forma di creme o lozioni o per via orale in caso di resistenza.
Data la contagiosità dell’infestazione, il medico potrebbe prescrivere il trattamento anche a tutte le persone conviventi o che hanno avuto contatti stretti con il paziente, anche se non manifestano i sintomi. E in caso di giovanissimi sono le famiglie a non dover sottovalutare nulla.
Tenendo a casa i figli fino alla guarigione.
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