«L’indagine svela perenne favoritismo»
Spiaggia assegnata alla VTI, è dura l’analisi che fa il sostituto procuratore Raffaele Tito quando chiede il sequestro dei 25.800 metri quadri di spiaggia assegnata alla società del trevigiano Alberto Gherardo. Scrive il magistrato «...la presente indagine preliminare disvela il perenne favoritismo che l’Amministrazione comunale di San Michele al Tagliamento fa alla potente ed influente famiglia Granzotto, in danno di altri imprenditori, specialmente di Ugo Zovatto - (è l’imprenditore che ha presentato i vari ricorsi all’assegnazione della spiaggia alla VTI, ndr). Quest’ultimo è oramai stremato ed esausto dalle battaglie legali che è stato costretto ad intraprendere per tentare di entrare - rincara la dose Tito - in un mondo, quello delle concessioni balneari in Bibione, feudo incontrastato della politica e degli interessi locali; per altro la spiaggia di Bibione è negli ultimi anni foriera di grandi guadagni per chi ha la fortuna di poterla sfruttare».
Il pm sostiene che non si tratta di un’indagine, quella sulla concessione della spiaggia prorogata in maniera truffaldina alla VTI, di poco conto. Scrive ancora Tito: «...anzi, nasconde dietro a se rilevanti interessi economici». Il magistrato porta a esempio proprio la proprietà della VTI a ridosso della spiaggia sequestrata. Infatti la famiglia Granzato ha costruito il famoso Villaggio Turistico Internazionale, «..area adibita a sistema turistico-ricreativo di lusso».
Il pm ammette che però nei rapporti tra Granzotto e i due dirigenti comunali indagati con lui, non c’erano denaro o regali a determinare i “piaceri” che i dipendenti comunali facevano all’imprenditore. Dalle indagini, sottolinea Tito, sono emersi dei rapporti economici tra imprenditore e pubblici ufficiali, ma sono cose irrisorie. Spiega anche che forse in fase di indagini non sono stati correlati bene determinati rapporti economici con i favori ricevuti da VIT. Non sono state individuate complicità di amministratori locali. È un affare, a quanto pare, solo tra imprenditore e dirigenti comunali.
L’area che la Procura di Pordenone ha fatto sequestrare alla VTI, la società che la gestiva, la stessa del Villaggio, sarebbe stata assegnata in maniera non regolare . Anzi. Secondo il sostituto procuratore Raffaele Tito e la Guardia di Finanza due impiegati del comune di San Michele al Tagliamento e il socio di riferimento della società VTI erano d’accordo per assegnare, in qualsiasi caso, alla VTI l’area. Quindi senza tante gare pubbliche regolari.
Per questo si sono ritrovati indagati Alberto Gherardi, 59 anni, via Volpi 8 Mestre; Ivo Rinaldi, 53 anni, via Giuseppe De Logu 12, Portogruaro; e Alberto Granzotto, 54 anni, via Castaldi 12, Treviso. I primi due sono dipendenti del Comune di San Michele al Tagliamento e rispettivamente, all’epoca dei fatti, il primo dirigente responsabile del servizio demanio marino del Comune, mentre l’altro dirigente del settore lavori pubblici del Comune. Mentre Granzotto socio di rifermento della VTI e titolare della concessione demaniale dell’area di 25.800 metri quadri di spiaggia. —
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