Licenze commerciali senza limiti

Jesolo. Via libera alla liberalizzazione voluta dalla direttiva Bolkenstein
piazza mazzini -
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JESOLO. Liberalizzazione del commercio, la direttiva Bolkenstein vale anche per le attività commerciali che dovranno piegarsi alla concorrenza. Il Comune ha approvato il nuovo piano che inserisce la direttiva europea, valida non solo per i bandi di assegnazione delle concessioni sulle spiagge che tante discussioni hanno alimentato finora. L'ondata di concorrenza si abbatterà anche al lido, e in Paese, dove bar, pizzerie, ristoranti, non avranno più limiti.

È il bello, e il brutto, della concorrenza. Questione tanto più sotto i riflettori in una città balneare in cui a esempio suscitò tensione l'apertura di tante pizzerie al taglio a pochi metri l'una dall'altra e dalle tante pizzerie. Denis Montino di Forza Jesolo ne fece un caso, denunciando la confusione totale e la mancanza di rispetto.

Jesolo Bene Comune e Lista Renato Martin si sono astenute: «Con la delibera, si è dato seguito a un obbligo di legge del decreto Salva Italia che imponeva di identificare e abrogare le disposizioni regolamentari comunali che si ponessero in contrasto con i principi di libertà economica contenuti nella Bolkestein, per l'ambito del commercio. Tra le norme, si segnalano l'abolizione degli indici di densità per l'apertura delle medie strutture di vendita e la totale liberazzazione dei punti di noleggio di risciò. Manca un indirizzo del Comune e avremmo voluto una politica di programmazione del commercio, consentita dalla direttiva».

Si oppone Daniele Bison della Civica per Jesolo: «Il Comune poteva intervenire con delle norme regolative e lo farà. Ma da qui ai prossimi mesi chi chiede una licenza la potrà avere senza problemi. Stiamo parlando di somministrazione di bevande e alimenti, questiona assai delicata e non possiamo aspettare».

Giovanni Cagnassi

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