Leone di Starck in soffitta Nuovo marchio di Venezia

Il Comune è pronto a mandare in soffitta il marchio di Venezia ideato qualche anno fa dal famoso architetto e designer francese Philippe Starck - che ha anche casa a Burano - su richiesta dell’allora sindaco Paolo Costa, che sperava con esso di replicare il successo in chiave lagunare di quello della Grande Mela newyorkese, che porta ogni anno cospicue royalties alla città statunitense. Ma il Leone barbuto e un po’ invecchiato con una sola ala e la grande “V” alle sue spalle - il logo progettato da Starck - non ha “sedotto” in questi anni molte aziende interessate ad associare la propria immagine a quella di Venezia, anche per una gestione largamente insoddisfacente e rende pochissimo. Di qui l’idea di cambiare.
Lo ha fatto capire con chiarezza anche ieri l’assessore alle Aziende Antonio Paruzzolo, presentando in Commissione consiliare a Ca’ Farsetti la nuova Vela - ne riferiamo a parte - la nuova holding delle manifestazioni e della commercializzazione dell’immagine della città che prenderà il posto di Venezia Marketing & Eventi,occupandosi appunto anche del marchio di Venezia. Poche le aziende che attualmente lo utilizzano, tra cui Moleskine, Grace Jewels e Arts and Crafts e assai limitato il merchandising.
«A pensare che il marchio di Venezia che abbiamo attualmente non sia il migliore per la città siamo in parecchi - ha detto Paruzzolo - e proprio per questo stiamo valutando come modificarlo all’interno della nuova società, sulla base di una seria indagine di mercato. attualmente il marchio di Venezia rende alle casse del Comune circa 220 mila euro all’anno. A migliorare, in ogni caso, ci vorrà poco e questo ci sentiamo di garantirlo. Per arrivare fino a dove, si vedrà».
Concorde anche il presidente uscente di Venezia Marketing & Eventi (Vme) Piero Rosa Salva, che dovrebbe mantenere un ruolo significativo anche nella nuova Vela. «Fin da quando l’allora sindaco Paolo Costa decise di adottarlo - ha spiegato - sono sempre stato contrario all’uso del marchio di Venezia e non solo per il logo scelto per commercializzarlo. La sua adozione è stata sempre gestita dagli uffici comunali e le competenze su di esso non sono mai state effettivamente girate a Vme. Ora speriamo che le cose cambino». Ma il marchio non sparirà, sarà profondamente modificato, come ha spiegato anche l’attuale presidente di Vela Alessandro Moro e verrà anche associato alla nuova carta unica per VenezIa, di prossima adozione, che unirà le funzioni dell’Imob per i trasporti pubblici a quelle di tutta una serie di servizi, tra cui il bike e car sharing, i bagni pubblici, il garage comunale, il servizio di buoni pasto, il badge rilevazione presenze, il servizio di ristorazione scolastica, l'accesso ai musei, al Casinò e alle biblioteche.
Una vera e propria carta dei servizi il cui marchio sarà scelto con un concorso di idee a livello internazionale e non più con un’assegnazione diretta dell’incarico, come nel caso del Leone di Starck.
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