L’elisoccorso atterra allo Jona

Mercoledì pomeriggio è stata attivata la prima procedura d’urgenza per l’elisuperficie dell’ospedale Civile. Si tratta del primo utilizzo non a fine addestrativi della piazzola destinata agli elicotteri del Suem-118, e posta sul tetto del rinnovato Padiglione Jona. Protagonista è stato l’equipaggio del velivolo proveniente dall’ospedale di Padova per trasportare un paziente, sempre padovano, intubato e con un’importante insufficienza respiratoria.
Il caso richiedeva un immediato ricovero nel reparto di Rianimazione. Il paziente era arrivato al pronto soccorso di Padova ma, non essendoci la possibilità di un’accoglienza immediata in quell’ospedale, il Suem-118 ha ricevuto la disponibilità della Rianimazione veneziana, e ha deciso il volo sul Civile. A pilotare l’elicottero è stato Augusto D'Alberto, il referente triveneto dei piloti, che nelle scorse settimane ha seguito la formazione e i voli di prova di tutti i comandanti. Un volo concluso in tempi molto rapidi della ripartenza, e garantiti dal personale e dal medico in servizio sull’elisuperficie del Civile dove, nel frattempo, il reparto del dottor Carlo Maggiolo ha atteso l’arrivo del malato, mentre sulla piattaforma si svolgevano le procedure previste dai protocolli.
L’elicottero si è posato sull’elisuperficie nel pomeriggio inoltrato, e tutte le fasi dell’atterraggio e della consegna del degente, già testate durante i voli di collaudo delle scorse settimane, si sono svolte regolarmente. «Siamo lieti del buon esito dell’operazione, di cui peraltro non avevamo dubbi», ha spiegato il direttore generale dell’Asl 12, Giuseppe Dal Ben, «e che in questo primo trasferimento il Civile abbia svolto il ruolo di ospedale di destinazione, dimostrando di essere pronto a giocare il suo ruolo di ospedale di livello dentro la rete ospedaliera veneta».
A fargli eco è stato il governatore Luca Zaia, che ha rimarcato come «l’atterraggio di un elicottero del Suem-118 con il primo paziente a bordo in gravi condizioni, è il simbolo della definitiva rinascita della sanità veneziana, che ora rende questa città la più sicura tra le grandi mete del turismo mondiale e dello studio universitario». I lavori sul Padiglione Jona sono terminati da alcuni mesi, quindi si sono susseguiti i test di volo date le peculiarità del sito nel cuore del centro storico. «L’ammodernamento del fondamentale sistema di emergenza-urgenza è l’ultimo tassello di una strategia di potenziamento della sanità nella città più delicata del mondo, che segue il restauro dello Jona, l’attivazione dei punti di primo soccorso in Piazza San Marco e piazzale Roma, la rete di defibrillatori e l’informatizzazione che consente a turisti e residenti di consultare tutti i servizi disponibili anche dal loro smartphone».
Simone Bianchi
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