Legge Speciale per Venezia, in arrivo 23 milioni nel 2025 per rete idrica e manutenzioni

Il governo rifinanzia la Legge Speciale: stanziati 23 milioni di euro per il Comune di Venezia nel 2025. Le risorse saranno impiegate per condotte idriche, scavi dei rii e manutenzioni urbane. Brugnaro ringrazia Meloni e Salvini: «Segnale concreto per la città»

Alberto Vitucci
Una paratoia del Mose
Una paratoia del Mose

Ventitré milioni di euro da spendere nel 2025 per la rete idrica e la manutenzione della città.

Il governo torna a rifinanziare la Legge Speciale per Venezia, dopo un periodo di tagli e fondi ridotti al lumicino.

Durante il Consiglio dei ministri ha approvato un emendamento al decreto legge che ora dovrà essere votato dal Parlamento ma rende le risorse già disponibili per interventi urgenti in città nel 2025. «All’articolo 1 comma 706 della legge 30 dicembre 2024 numero 207», si legge nel decreto, «è aggiunto in fine il seguente periodo: Una ulteriore quota delle risorse di cui al quinto periodo, pari a 23 milioni di euro per l’anno 2025, è trasferita al Comune di Venezia per il rifinanziamento degli interventi di cui all’articolo 6 della legge 29 novembre 1984 numero 798, al fine di concorrere al potenziamento delle infrastrutture idriche comunali».

C’è dunque l’emergenza di rifare o restaurare le condotte idriche nel sottosuolo, che risalgono in parte al secolo scorso, protagoniste negli ultimi mesi di rotture e allagamenti. Ma c’è anche un po’di ossigeno per finanziare gli interventi di manutenzione urbana. Quelli cioè di competenza del Comune che erano stati tagliati o addirittura annullati negli ultimi anni.

Dal 2003 infatti il grosso dei finanziamenti della Legge Speciale viene assegnato al Mose, tramite la Legge Obiettivo e il Cipe. Alla manutenzione della città sono rimaste le briciole, tanto che i grandi interventi di restauro delle fondamenta e ponti e scavo dei rii sono stati per forza rallentati.

Il grande piano dello scavo rii era stato lanciato negli anni Novanta, poi bloccato proprio per la mancanza dei fondi necessari.

Adesso arriva un po’ di ossigeno. Non sono i 150 milioni richiesti dal sindaco e votati dal Consiglio comunale all’unanimità, ma una ripresa degli stanziamenti che nei mesi scorsi si erano completamente interrotti.

«Ringrazio i presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vicepremier Matteo Salvini e tutto il governo», dice il sindaco Luigi Brugnaro, «per aver stanziato nella seduta odierna del Consiglio dei ministri 23 milioni destinati al Comune di Venezia. Potremo usare queste risorse per gli interventi previsti dalla Legge Speciale per Venezia a tutela delle infrastrutture idriche e della salvaguardia della città. Un segnale concreto di attenzione e responsabilità verso la nostra città».

Ventitré milioni che si aggiungono ai 55 previsti per la gestione e la manutenzione del Mose. A cui andranno aggiunte le risorse per far funzionare a pieno regime l’Autorità per la laguna, istituita nel 2020, non ancora operativa per la mancanza di certezze anche finanziarie. —

 

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