Le ville e il futuro del territorio una scommessa per il rilancio

MIRA
Il Comune di Mira punta sulle ville venete per rilanciare il territorio dal punto di vista aggregativo e turistico.
Di questi gioielli architettonici di proprietà ne ha tre: la cinquecentesca villa Contarini dei Leoni, polo culturale del Comune e sede di mostre e di eventi, Villa Levi Morenos, considerata un rimaneggiamento neo classico di una villa del seicento, e infine la settecentesca villa Mocenigo a Oriago, utilizzata per ora dall’Università Ca’Foscari di Venezia. Sono pubbliche anche villa Foscari Widmann e villa Principe Pio, entrambe della Città Metropolitana e Villa Venier, sede dell’istituto regionale Ville Venete.
«Vogliamo puntare», spiegano il sindaco Marco Dori e l’assessore al patrimonio Maurizio Barberini, «sulla valorizzazione di importati strutture che sono di nostra proprietà. In villa Contarini dei Leoni, nel corso degli anni, per il suo restauro è stato fatto un investimento di circa due milioni di euro. Ora la villa fino al 24 novembre ospita la mostra sulla scuola di una volta. Abbiamo intenzione di farlo diventare un polo museale permanente con mostre a tema. A dicembre infatti ospiterà un’ importante mostra pittorica. La Sala degli Specchi che si trova all’interno è utilizzata su prenotazione, per la celebrazione dei matrimoni civili».
La mostra in villa dei Leoni, a cura dell’antiquario bassanese Egidio Guidolin, propone un percorso che raccoglie un secolo di storia. Dal 1859, anno della legge Casati, al secondo dopoguerra. Gli orari venerdì (15-19), sabato, domenica e festivi (9-12. 30 e 15-19), da martedì a venerdì (mattino, solo gruppi prenotati, chiuso il lunedì).
«Per quando riguarda invece villa Levi Morenos», continua il sindaco, «la situazione è più complessa. Abbiamo investito due milioni di euro, ma ne servono altri. Abbiamo aperto dopo anni il giardino di fronte alla brentana per festeggiare i 150 anni di nascita del Comune e a breve apriremo anche quello che si trova sul lato posteriore dell’edificio. La villa però per poter essere utilizzata dovrà avere altri restauri sia dell’ala centrale che della barchessa e scuderie. Contiamo di aprire in maniera definitiva i giardini per Natale».
Villa Mocenigo invece, resterà fruibile per eventi didattici. «Nonostante l’intenzione di Ca’ Foscari di trasferire i corsi specifici sul turismo», dice il sindaco Dori, «è nostra intenzione far rimanere nella struttura che è perfettamente fruibile, attività didattica e di ricerca e convegnistica».
«La fruizione delle altre ville pubbliche», proseguono i due, «presenta luci ed ombre». Villa Widmann Foscari, gestita da San Servolo Servizi, è visitabile ogni giorno e nei fine settimana dal mattino fino a sera. Da poco è stato aperto all’interno un ristorante pizzeria, e una caffetteria. Villa Principe Pio invece a Mira Porte, ex sede dell’Ecomuseo, è chiusa e in vendita da anni da parte prima della Provincia e ora della Città Metropolitana, ma nessuno per il momento l’ha acquistata.
A rischio chiusura infine villa Venier, attuale sede dell’Istituto ville Venete, istituto che breve potrebbe trasferirsi nel padovano. —
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