Lavori per la terza corsia l’autostrada resta chiusa

Ancora un fine settimana di lavori, se il maltempo lo consentirà, nel tratto dell’A4 tra Quarto d’Altino e San Donà interessato dai cantieri per la terza corsia. Dalle 19 di sabato alle 10 di domenica, sarà chiuso in entrambe le direzioni di marcia il tratto compreso tra l’allacciamento con il Passante di Mestre (nodo A4-A57) e Noventa. Di conseguenza saranno chiusi il casello di Meolo-Roncade e quello di Noventa-San Donà. Quest’ultimo solamente per la rampa di entrata in direzione Venezia.
L’ordinanza che disciplina la viabilità durante i lavori è già arrivata nei municipi dei Comuni interessati. Durante gli orari di chiusura dell’A4, il traffico proveniente da Trieste sarà fatto uscire obbligatoriamente a Noventa per proseguire poi sulla Statale 14 Triestina. In caso di congestione a Noventa, già a Portogruaro le auto verranno indirizzate verso l’A28 per poi immettersi sull’A27 a Conegliano e dirigersi verso Mestre. In direzione opposta, i veicoli provenienti dal Passante saranno deviati sull’A27, quelli che percorrono la tangenziale imboccheranno invece il raccordo per l’aeroporto.
I lavori previsti riguardano la sistemazione della pavimentazione autostradale, anche in vista della deviazione dei veicoli sui nuovi tratti realizzati.
Intanto a Meolo tiene ancora banco la questione del fossato di via Vallio, rimasto a lungo a secco dopo la chiusura del sottopasso per i lavori legati alla terza corsia. Il problema ora è in fase di superamento con i lavori avviati da Autovie, dopo l’incontro in Comune.
Ma le polemiche non si placano. «Crediamo che i cittadini dovrebbero chiedere i danni per i disagi e i rischi per la salute che hanno dovuto sopportare», attacca Giampiero Piovesan, segretario del Pd, «dopo un anno e mezzo di lamentele, proteste e raccolte firme dei cittadini residenti in via Vallio per l’interruzione del flusso di acqua sul collettore irriguo, il sindaco finalmente si è deciso a convocare il consorzio di bonifica e Autovie per chiedere spiegazioni. Il risultato non poteva essere che quello dell’immediato ripristino del passaggio dell'acqua, visto che nel progetto esecutivo predisposto dalla ditta appaltatrice era ben chiaro l’impegno a mantenere il flusso idraulico durante i lavori, come risulta dalla relazione e dagli elaborati tecnici sottoscritti da Autovie e Consorzio di bonifica».
Giovanni Monforte
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