L’Arena Duse torna alla città restauri con la Legge Speciale

L’Arena Duse torna alla città. Il Consiglio comunale ha deciso di mantenere l’utilizzo pubblico del bene e di ripristinarlo in tempi veloci per ospitare spettacoli, attività sportive e ricreative, scopi per i quali è stato realizzato.
La giunta ha anche assicurato che i lavori di manutenzione straordinaria saranno eseguiti direttamente dal Comune sfruttando i fondi della Legge Speciale.
Dell’Arena si è tornati a parlare lunedì in Consiglio con un ordine del giorno a firma Pd e Lega.
In aula erano presenti anche i rappresentanti del comitato Arena, formato da cinque sigle (Arena artis, Eurokickboxing, Delfino triathlon, Uisp, Aics). Si tratta di quelle stesse sigle che aveva partecipato al bando promosso nel 2017 dall’amministrazione per individuare un soggetto in grado di occuparsi della manutenzione e della sorveglianza del bene, ormai in degrado da diversi anni.
Al bando all’epoca avevano risposto quattro soggetti. Non se n’era più fatto nulla a causa dell’annullamento dopo la presentazione dei progetti per un vizio formale.
Uno dei soggetti ha anche presentato richiesta danni per 40. 000 euro al Comune per il tempo e le spese sostenute per il progetto.
Ora, dopo due anni di silenzi, l’ordine del giorno chiedeva di capire quale sarà il futuro dell’Arena che comprende un teatro all’aperto, un’ampia area verde e un edificio per il fitness, unico al momento utilizzato dalle associazioni.
Maggioranza e opposizione hanno concordato sulla necessità di recuperare il bene e di mantenere la destinazione d’uso per cui è nato e l’amministrazione ha annunciato di utilizzare fondi propri, derivanti dalla Legge Speciale, per l’intervento di ristrutturazione dell’intera struttura così da poterlo restituire quanto prima alla comunità dei cittadini.
«Rileviamo con soddisfazione che finalmente è volontà condivisa restituire l’Arena alla città», spiega Giovanni Rizzo del comitato Arena.
«Una scelta per la quale ci siamo battuti a lungo nel corso degli ultimi anni. Il fatto che ci siano le economie è una condizione ideale», aggiunge successivamente lo stesso Rizzo, «che però non va sprecata. Occorre infatti quanto prima attivarsi evitando sopratutto di insabbiarsi in fantomatici problemi burocratici che potrebbero allungare i tempi o, peggio, rendere vano tutto lo sforzo e, dopo la questione non ancora chiarita del bando ritirato, non ci sembra il caso di replicare nell’ennesimo impasse. Noi riproporremo il nostro progetto che oltre al ripristino del teatro, prevede anche l’inserimento nell’area verde di campi da gioco per volley, basket e calcetto, un parco aperto al pubblico comprendente un percorso vita e un circuito di jogging da mettere a disposizione di tutti gli sportivi ed appassionati». —
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