Cinquecento alberi e un milione di euro: piano per compensare la centrale Palladio

Dopo l’addio al carbone l’impianto di Fusina sarà alimentato a gas: gli addetti per ora scesi da quattrocento a trenta. Accordo tra Enel produzione e Comune

Mitia Chiarin
marghera centrale Andrea Palladio dell'Enel a Fusina
marghera centrale Andrea Palladio dell'Enel a Fusina

Dal dicembre 2023 la centrale Enel Palladio di Fusina ha detto addio all’uso del carbone. Lo ha messo nero su bianco la stessa Enel nella dichiarazione ambientale autorizzata dal Ministero per il periodo 2024-2027. Nonostante i ritardi, causati nel 2022 dalla crisi energetica per il conflitto Russia-Ucraina, entra nel vivo la conversione per la transizione energetica con la installazione di una nuova unità a gas al posto di quella alimentata a carbone. Entro il 2027 va conclusa l’ambiziosa operazione.

E arriva in questi giorni il via libera dalla amministrazione Brugnaro alla firma di un accordo con Enel Produzione per compensare le emissioni di gas ad effetto serra derivanti dalla nuova Centrale Termoelettrica a gas con un piano di rimboschimento di cui beneficerà il Comune di Venezia, a costo zero per l’ente pubblico.

Il primo riguarda l’area della centrale dove verranno messi a dimora circa 80 alberi e 200 arbusti nella zona di accesso. Poi il verde urbano con la messa a dimora di circa 260 alberi a pronto effetto nel Comune di Venezia presso 29 ambiti da definire. Ad indicarli sarà il Comune mentre i costi sono a carico di Enel.

E nel conto sono da prevedere anche le manutenzioni post trapianto per tre anni, per garantire l’attecchimento delle piante e la sostituzione di quelle che sono morte. Per questo intervento si stima una spesa di 254 mila euro. Ma non è finita qui: Enel Produzione aderirà, questo prevede l’accordo, ad un progetto di gestione forestale nel Comune di Venezia dell’area boschiva storica della città e la alla riforestazione di una porzione del Bosco di Zaher, tra Favaro e Dese.

Anche qui si prevede un investimento pari a 472 mila euro con nuovi impianti di bosco misto e di nuove aree oltre che attività manutentive in specifiche aree (sfalci, trasemine periodiche). Il progetto per l’ampliamento del Bosco è stato affidato alla Etifor srl, società di consulenza ambientale che si occupa tra l’altro di forestazione urbana. La società è una Spin-off dell’Università di Padova (Dipartimento territorio e Sistemi Agro-Forestali) e collabora da tempo con l’amministrazione comunale veneziana. Enel lo scorso febbraio ha trasmesso la proposta di mitigazione integrativa ad Arpav e Ministero ottenendo parere favorevole dopo l’aver adattato il piano ad una serie di prescrizioni. Mettendo assieme i vari interventi si prevede una spesa di 800 mila euro che si avvicinerà al milione comprese le manutenzioni e i monitoraggi previsti dalla intesa.

Ora con l’ok dato dalla giunta comunale gli uffici del settore Ambiente e Verde pubblico e del settore Finanza possono andare a firmare la intesa con Enel Produzione. Il piano è il risultato di un aggiornamento delle compensazioni a carico della società con la necessità di nuove integrazioni sollecitate dalle verifiche su emissioni e compensazioni dell’Arpav, l’Agenzia per l’ambiente della Regione.

Nel frattempo procede il piano di Enel di transizione energetica. Il piano di Enel è già stato avviato quattro anni e oltre a Venezia comprende quelli di La Spezia (inattiva), Civitavecchia e Brindisi, ma l’intervento a Marghera ha rappresentato il primo del gruppo. Il progetto prende in considerazione le quattro unità termoelettriche convenzionali, con una potenza di 860 Megawatt, per sostituirle con una nuova unità a gas (chiamata FS7) con una potenza di circa 840 Megawatt; nel piano è prevista anche l’installazione di una serie di pannelli fotovoltaici.

Col tempo si è ridotta l’occupazione della centrale: dai circa 400 dipendenti, ridotti nel 2021 a circa 150, si scende con il passaggio da carbone a gas a circa 30. Nuove assunzioni sono possibili. Nel 2022 la crisi energetica per la guerra tra Russia e Ucraina ha messo in dubbio tutto il progetto. Ma ora è nel vivo. 

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