L’Alitalia snobba Tessera Tagliati 1.570 voli estivi
Cai-Alitalia dice di non volere chiudere la sua base operativa nello scalo aeroportuale di Tessera, però, a causa della crisi economica, della diminuzione del traffico passeggeri e dell’aumento del prezzo dei carburanti, taglierà da marzo a ottobre prossimi 1.500 voli domestici (in aggiunta ai 700 cancellati tra gennaio e marzo di quest’anno) e 70 con scali europei. Di conseguenza ridurrà gli equipaggi da 10 a 6, tutti impegati nei voli low cost della controllata AirOne.
Dall’aeroporto Marco Polo decolleranno quindi solo 20 voli, otto su Roma e Milano con le insegne di Alitalia Cityliner e 12 in località turistiche europee con AirOne.
Il drastico piano di ristrutturazione della compagnia di bandiera, salvata dal fallimento con soldi pubblici ma ora di nuovo in gravissima difficoltà, è stato illustrato ieri davanti ai sindacati dei trasporti di Cgil, Cisl, Uil, Ugl e ai consiglieri comunali della IX Commissione.
Stavolta, all’audizione in municipio era presente per Cai-Alitalia Alessio Tamburri che davanti a sindacalisti e consiglieri comunali ha presentato una situazione ancora più nera rispetto a quella descritta 4 mesi fa dal suo collega Schisano convocato in municipio dopo l’allarme dei sindacati veneziani.
La dichiarazioni del rappresentante di Alitalia hanno lasciato di stucco consiglieri comunali e sindacalisti che non si aspettavano un piano di tagli ancora più drastico e drammatico di quello illustrato quattro mesi fa. A preoccupare è il fatto che dopo la prossima stagione estiva la situazione peggiori ulteriormente. Per questo, presidente e membri della IX commissione, insieme ai sindacalisti presenti, sono riusciti a strappare dal rappresentante di Cai-Alitalia l’impegno a partecipare ad un tavolo istituzione di verifica prima dell’inizio della stagione estiva e alla sua conclusione, in modo da monitore attentamente l’evolversi degli impegni della malridotta compagnia di bandiera al Maco Polo.
Eppure l’anno scorso il ministro Corrado Passera aveva detto che l’aeroporto veneziano è, per importanza e volumi di traffico, il terzo “hub” nazionale (dopo Fiumicino e Malpensa) con «una naturale vocazione ai voli intercontinentali diretti, in primo luogo, a Oriente». Peccato, però, che Cai-Alitalia a Tessera (a parte la convenzione con Delta Airlines per i voli su New York) non ha più alcun volo intercontinentale e sta riducendo sempre più quelli nazionali ed europei, come testimonia la riduzione del personale di volo. (g.fav.)
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