L’Ala Salese apre la scuola di volo nell’aviosuperficie Parco Livenza
la novità
A un anno dal trasloco forzato dall’aviosuperficie di Santa Maria di Sala al Parco Livenza di San Stino, l’Ala Salese ha ripreso appieno le proprie attività, riuscendo a ripartire anche con la scuola volo per ultraleggeri. Non un passo di poco conto, poiché servono tutte le nuove autorizzazioni degli enti preposti al volo, Enac in testa, e perché ovviamente questo si è inserito in un contesto complicatissimo qual è stata, ed è tuttora, la pandemia.
«Intanto va ribadito il ringraziamento ai colleghi di San Stino per averci accolti, data la situazione di emergenza in cui ci siamo trovati mesi addietro, dovendo liberare gli spazi di Santa Maria di Sala», spiega Giacomo Stecchini, storico presidente dell’Ala Salese. «Poi ci siamo dovuti adattare a una nuova realtà, trasferendo i nostri aerei, e non tutti hanno avuto la possibilità di trovare spazio in hangar. Tanto che alcuni si sono sistemati a Monselice, Caorle o Udine. Stiamo lavorando anche allo sviluppo della nostra scuola, guardando all’ampliamento al brevetto Ppl, quello che consente di pilotare aeroplani come Piper o Cessna, per fare un esempio, quindi un livello superiore rispetto agli ultraleggeri” . Il Covid ha frenato solo in parte l’ambientamento a San Stino. «Ovviamente non si è potuto volare durante il lockdown e in zona rossa», prosegue il numero uno di Ala Salese, «ma negli altri frangenti non abbiamo avuto problemi. L’attività è consentita in singolo oppure in due nel caso si tratti di familiari stretti del medesimo nucleo, che già condividono la vita quotidiana a casa o gli spostamenti in auto. Vista la situazione che abbiamo vissuto lo scorso anno, possiamo dirci felici e soddisfatti per quanto siamo riusciti finora a fare. Un trasloco di questo genere non è affatto facile, specie per chi deve spostare anche un ultraleggero o un aeroplano, in una località distante decine di chilometri dalla propria abitazione. La passione per noi è sempre tanta». —
simone bianchi
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