La salute delle acque alla foce dei fiumi Cavallino “fuorilegge”

CAVALLINO

Preoccupa la situazione della foce del fiume Sile, a Cavallino-Treporti, risultata fortemente inquinata. Ma, tra gli undici punti monitorati sulla costa, è l’unico oltre i limiti di legge. In tutte le altre zone i parametri sono nella norma. Il monitoraggio sulle acque delle coste venete condotto da Goletta Verde descrive una situazione positiva, anche se Legambiente avverte: «Va tenuta alta l’attenzione sulla depurazione e sulla lotta agli scarichi abusivi». Va precisato che il monitoraggio di Goletta Verde non riguarda la balneabilità delle acque. Di questo si occupa Arpav, il cui direttore generale Luca Marchesi (ieri ospite alla presentazione a Loreo) ha ribadito che i 174 punti monitorati dall’agenzia regionale sono idonei alla balneazione. Goletta Verde focalizza la sua attenzione sui punti già considerati a maggior rischio inquinamento, individuati su segnalazione dei circoli di Legambiente o dai cittadini tramite Sos Goletta.

Si tratta per lo più delle foci dei fiumi oppure di zone a rischio per la presenza di scarichi, con l’obiettivo di far sì che anche queste aree più a rischio possano raggiungere livelli accettabili di qualità dell’acqua.

Orfana delle celebre goletta, ferma a causa delle norme sul distanziamento sociale, la campagna di monitoraggio si è però svolta tra il 29 e il 30 giugno, con i campioni prelevati da volontari di Legambiente e poi analizzati da laboratori certificati. L’indagine ha riguardato la presenza nelle acque di batteri fecali, quali enterococchi ed escherichia coli.

Nel Veneziano sono stati monitorati otto punti. Entro i limiti di legge sono risultate le tre zone analizzate a Caorle: la foce del canale del Lovi alla spiaggia della Brussa, la bocca di Porto Falconera e la spiaggia nei pressi di piazza Marco Polo. Promosse anche la laguna del Mort a Eraclea Mare, la foce del Piave a Jesolo, quella del Brenta a Isola Verde di Chioggia e lo sblocco della laguna a Punta Sabbioni. Mentre il punto analizzato alla foce del Sile, lato Cavallino-Treporti, è risultato fortemente inquinato. Problema già emerso peraltro in passato. «Il dato puntuale della foce del Sile è il campanello d’allarme di possibile maladepurazione o di presenza di scarichi abusivi, che compromettono la qualità delle nostre acque», dicono da Legambiente. —

G.MO.

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia