La più antica società di appalti 7.700 dipendenti in 14 Paesi

La Ligabue è la più antica società attiva al mondo di appalto e provveditoria navale, oggi presente in 14 Paesi con oltre 7.700 dipendenti, ma Inti Ligabue preferisce chiamarli “colleghi”, del Gruppo.

Sono circa seimila le navi rifornite annualmente e 300 le navi gestite. Sono 115 i campi di estrazione e i cantieri che approvvigiona nel mondo e 32 le piattaformne offshore.

La Ligabue, con 270 partner commerciali, fornisce circa 400 mila pasti all’anno. L’azienda nel 2018 ha registrato un giro d’affari di 321 milioni di euro, con una crescita del 12 per cento sul 2017 e addirittura dell’80 per cento sul 2009. La Ligabue, all’interno della crisi economica mondiale che aveva raggiunto nella prima parte degli anni Duemila anche il nostro Paese, ha vissuto alcuni anni difficili.

In particolare tra il 2000 e il 2008 la crisi del settore aereo e il cambiamento del mercato crocieristico toccano profondamente la Ligabue, tanto che nel 2006 la divisione del catering aereo viene chiusa.

Ma gli anni cruciali sono quelli tra il 2009 e il 2011, con Inti sempre più attivo in azienda e Giancarlo necessariamente un po’ più defilato anche per le sue delicate condizioni di salute, in cui viene avviato un piano strategico di ristrutturazione e rilancio del gruppo, aggiudicandosi in particolare un importante contratto di fornitura per l’Eni in Kashagan e rafforzandosi nel settore “Ferries” nel Mediterraneo. Nel 2012 Inti Ligabue viene nominato amministratore delegato e tre anni dopo Giancarlo scompare.

Inti diventa allora anche presidente della società e istituisce e presiede la “Fondazione Giancarlo Ligabue” che raccoglie l’eredità del Centro Studi e Ricerche Ligabue, con un importante programma di mostre e di altre attività culturali incentrate soprattutto su Venezia. Ma l’azienda nel frattempo esce definitivamente dalle sue difficoltà e si espande, raddoppiando la forza lavoro e acquisendo altre importanti commesse nel porto di Rotterdam e in quello di Abu Dhabi.

Con l’avvio del 2019 il gruppo veneziano ha annunciato la chiusura di tre nuovi contratti con aziende del settore energetico, per un valore complessivo di 200 milioni di euro.

Il primo degli accordi è stato siglato nel secondo semestre del 2018: è una commessa in Algeria con la britannica British Petroleum, azienda da anni operante nel Paese nordafricano che è tra i principali fornitori di gas dell’Europa.

Sempre in Algeria i servizi di catering alberghieri e approvvigionamento del gruppo guidato da Inti Ligabue supporteranno Fcp (First Calgary Petroleums Ltd) del Gruppo Eni. Registrata anche l’aggiudicazione pluriennale con Saipem della gestione delle attività di catering su otto navi della società di San Donato Milanese.

La diversificazione dell’azienda veneziana ora riguarda anche attività “retail” e autostradali. Un’espansione che fa intravedere un futuro ancora roseo per il gruppo Ligabue, una delle poche realtà imprenditoriali produttive che Venezia può ancora vantare. —



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