La Giga chiude i battenti In 25 perdono il lavoro

LUGHETTO. Tutti a casa, con il rischio serio di chiusura definitiva di una azienda all’avanguardia, nel settore della produzione di pannelli fotovoltaici. A perdere il lavoro potrebbero essere nei prossimi mesi ben 25 dipendenti. Questo quello che è capitato alla Giga srl di Lughetto di Campagna Lupia che ha sede in via Sergio Gori 11, in zona industriale. A denunciare la situazione è Giuseppe Minto il segretario della Fiom – Cgil di Riviera del Brenta e Miranese.
«Qello che è accaduto alla Giga», dice Minto, «è davvero preoccupante soprattutto perché riguarda un settore, quello del fotovoltaico e delle energie pulite che avevano iniziato a crescere fortemente nonostante la crisi, negli ultimi tre anni». Ad affossare l’azienda, spiega la Fiom, è stata una serie di fattori concomitanti. «Da dicembre dello scorso anno», spiega Minto, «a causa della crisi degli ordinativi, abbiamo accordato con la proprietà una cassa integrazione a rotazione, che permetteva di far avere lo stipendio a operai e impiegati e ridurre il numero di chi era costretto all’attività. Una crisi dovuta anche al taglio degli incentivi collegati all’acquisto di impianti di energia rinnovabile. Tagli voluti dal governo Letta».
La situazione pareva stesse andando nella direzione giusta, ma a marzo 2013 è arrivata la mazzata finale. «È rimasto insoluto un credito di 700 mila euro», spiega Minto, «che ha letteralmente affossato la proprietà. A quel punto l’azienda era decisa a chiudere, ma come sindacato siano riusciti a salvaguardare ancora gli stipendi, mandando in cassa integrazione tutti i 25 dipendenti. Resteranno in cassa integrazione straordinaria per 12 mesi, come prescritto da un accordo firmato in Provincia, ma reali possibilità di far ripartire l’attività, ad ora, non ce ne sono. Chiediamo alle banche e alle istituzioni un incontro urgente per capire se si riesce a far fronte a all’insoluto da 800 mila euro che, di fatto, ha fatto chiudere l’attività».
Nei prossimi giorni il sindacato incontrerà organizzerà assemblee con i lavoratori per decidere il da farsi. Sulla vicenda interviene preoccupato il sindaco Fabio Livieri. «Dispiace», spiega, «venire a conoscenza delle condizioni in cui si trova una importante attività produttiva come quella della Giga con tanti dipendenti. Nei prossimi giorni incontrerò sindacati e proprietà per capre se ci sono margini di ripartenza . Quello che desta più stupore è che stavolta viene colpito un settore, quello delle rinnovabili che si pensava in crescita e che è legato al settore dell’edilizia».
Alessandro Abbadir
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